lunedì 12 settembre 2011

Le dimensioni contano...


Dopo un po' di titubanza ho deciso di partecipare al concorso-sveltina lanciato dal mitico Alex "McNab" Girola sulle pagine del suo Blog. Il mini concorso si chiama "Uno squillo da lontano" ed è stato ispirato dal libro "Malapunta" di Danilo Arona. In una scena viene mostrato un uomo che riceve, nel cuore della notte, una misteriosa telefonata dal suo doppio, che vive in un'altra dimensione. 
Il concorso propone di reinterpretare tale scena in non più di 500 parole, con l'obiettivo, si spera, di inquietare il lettore.
Eccovi il risultato della mia "sveltina" letteraria.
Fatemi sapere che ne pensate.

Le dimensioni contano


-Pro…
-Pronto!
Madonna che sonno, ma che ora è?
I led rossi mostrano: 3:00.
-Chi parla?
La linea è disturbata, mi arrivano solo delle sillabe mescolate a scariche elettrostatiche.
-Come?
Questa volta la voce è nitida.
-Sono Marcello, chi parla?
Uno sbadiglio si impadronisce della mia bocca impastata.
-Anche io!
-Cosa?
-Anche io sono Marcello, e sono molto stanco, sono tornato a mezzanotte passata dall’aeroporto e ora vorrei dormire.
-Ti chiami Marcello?
-Sì te l’ho detto ora…bello scherzo, ora riattacco!
-No! Fermo, aspetta un attimo, come hai fatto a chiamarmi?
Mi alzo dal letto e accendo la luce.
-Ascolta, guarda che mi hai chiamato tu e alle tre del mattino!
Controllo sul display arancione del cordless il numero chiamante: sconosciuto.
-No, no tu mi hai chiamato, e come ci sei riuscito?
-Sei scemo? Sei tu che mi hai chiamato! Buona notte!
Mentre allontano la cornetta dall’orecchio per riporla sulla basetta, percepisco in lontananza:
-…è tutto distrutto…i telefoni…smesso di funzionare per primi…
-Cosa è distrutto?
-Quasi tutta la città, Piazza dei Miracoli è un unico cratere!
Adesso sono del tutto sveglio.
-Eh?
-Sono usciti da sotto terra, enormi, neri…hanno sfasciato tutto…ogni passo era un terremoto.
Divento tutto rosso e caldo in faccia.
-Hai rotto con queste stronzate!- scosto la tenda e osservo il lungarno, incorniciato dai lampioni di ghisa – Non è successo niente e Pisa è ancora lì dove è sempre stata!
-Ma… che giorno è?
Vorrei riattaccare, ma non ho più sonno.
-12, no 13 Settembre.
-Che anno?
-Eh?
-Dimmelo!
-2011…
-…
-Ci sei ancora?
-Non è possibile…noi siamo nel 2012!
-Dai continua, voglio vedere dove arrivi.
-Non mi credi vero? Eppure io sono Marcello Morini, vivevo a Pisa e…
-Dove hai trovato il mio nome, su facebook?
-Sembra impossibile, ma da quando ho visto il ponte di mezzo volare nel Tirreno…
-Cosa è impossibile?
-Che io sono te e che tu sei me, solo che io sono un anno avanti.
Mi rimetto a sedere sul letto, la cornetta scivolosa per il sudore.
-Vuoi una prova? Ti fidi solo dei fatti, proprio come me.
Ha ragione.
-Cosa…cosa ho fatto la scorsa settimana?
-A Settembre dell’anno scorso?
-Sì.
-Dunque…sì la seconda di Settembre?
-Sì.
-Allora…
-Buonanotte!
-No! Irlanda! Sei stato con Luisa in Irlanda!
Osservo allarmato la valigia con la fascetta adesiva con scritto:DUB
-Dove?
-A Dublino?
-Lo dovresti sapere sei me, no?
Comincio a credergli.
-Come si chiamava il gestore del pub della prima sera?
-Brian, quello che ci ha rivisto a fine settimana e ci ha chiesto come era andata la vacanza.
Mi rialzo e comincio a girare per la stanza.
-Ci credi ora?
-Sì.
-Sono le 3 del 13 Settembre, vero? Accendi la televisione!
Su Euronews, Cnn e Rainews sempre la stessa ripresa amatoriale del monte Fuji che esplode in una colossale pioggia di magma fosforescente, cenere e polvere grigia.
Negli ultimi istanti del filmato, ripetuto fino all’ossessione su tutti i canali, mi sembra di intravedere un’ombra, grande quanto il vulcano, che si muove all’interno della nube incandescente.



 ©2011 Massimo Mazzoni


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