giovedì 18 ottobre 2012

Dieci sogni dagli anni '80


Tra la fine di Settembre e i primi di Ottobre sono comparsi, su due blog che seguo, due articoli che parlano dei sogni che avevamo da bambini, attorno alla metà '80, visto he gli autori condividono con me il decennio di nascita, gli anni '70.
Sia Alessandro Girola che Doc Manhattan confrontano dieci sogni più o meno realizzabili e li confrontano con ciò che hanno fatto e fanno adesso, più o meno trentenni.
Ecco, adesso tocca a me, quindi fatevo sotto, dieci sogni dei miei anni '80!

  • Vedere giochi senza frontiere
Quando ero piccolo, mia sorella e mio fratello mi avevano parlato spesso di questo straordinario programma di giochi fantastici, con concorrenti da tutto il mondo (beh quasi) che si sfidavano senza esclusione di colpi.
Beh questo è stato realizzato, quando ero un po' più grandicello! Ottima prima serie con Jocelyn ma poi si è andato a perdere.

  • Dare un senso a quel fantomatico Episodio IV, all'inizio di Guerre Stellari (all'epoca lo si chiamava così)
Ho atteso fino al 1999 e, anche stavolta, era forse meglio se rimaneva un sogno, o forse no? Boh, ne sono dipendente, quindi non sono attendibile.

  • Incontrare ET.
E va beh, avevo sei anni, dai!

  • Avere tutti i trasformers che volevo!
Qui hanno fatto bene i miei genitori a tenere duro, anche se non glielo dirò mai! Se mi avessero assecondato adesso forse non me ne ricorderei neanche più e sarei diventato un gadget-dipendente!

  • Avere un videogioco da bar a casa mia, per giocare a Tiger Road!
Prima la playstation e poi il MAME hanno risolto in parte la questione, ma il cassone di compensato mi manca da morire!

  • Avere una stanza dei giochi tutta per me, con un plastico del trenino che domina la scena.

Quando mi trasferii in una nuova casa, più grande, sperai di avere finalmente il mio antro personale, dopo dieci anni di camera condivisa con mia sorella maggiore. Ma purtroppo non se ne fece più niente, visto che la famiglia si era allargata con l'arrivo dei nonni paterni. Sperai di cavarmela con la serra che i precedenti proprietari avevano costruito in giardino, ma i miei propositi caddero nel vuoto.
In questi mesi sto cecando casa con la mia compagna e ultimamente quest'idea balzana torna alla carica, chissà se...

  • Diventare archeologo.
La passione mi nacque con le gite delle elementari, visitando musei etruschi (la mia passione!), parchi dinosauri e il castello di Avignone con i miei. Poi Indiana Jones fece il resto...Comunque l'interesse per la storia e l'archeologia è rimasta, anche se i miei studi mi hanno portato altrove.

  • Diventare uno scrittore/giornalista.

In quarta o quinta elementare ci dettero da fare un tema a casa, cosa già abbastanza insolita, visto che di solito si facevano solo in classe. Altra cosa interessante era che l'argomento doveva essere fantascientifico! In un pomeriggio tirai giù due pagine di quadernino, le copia in bella e poi, vicino all'ora di cena, lo feci leggere a tutti i membri della mia famiglia (7 all'epoca, con i nonni), chiedendo come si erano immaginati l'astronave del terribile mostro. Mio fratello mi disegnò una nave a forma di uovo, con il portellone a scomparsa, tutta luminosa. Non feci il resto dei compiti ma "Monster, the" come scrissi il titolo, per imitare Urania, ce l'ho ancora da qualche parte. 
Da qui scoprii le potenzialità della scrittura, che le scuole medie prima e superiori, dopo riuscirono a spengere in me per tanto tempo.
Le ho riscoperte per due volte negli ultimi dodici anni, l'ultima meno di due anni fa, grazie ad alcuni loschi blogger. Non sono uno scrittore/giornalista, ma forse mi ci sto avvinando un po'...
  • Avere degli zii.
 Sono figlio di figli unici, che bello eh? E quindi per le feste, niente regali aggiuntivi! Che bambino venale che ero...
  • Conoscere Maurizio Nichetti.
Verso il 1985 seguivo con passione una trasmissione per bambini su Rai Uno che si chiamava Pista! Era condotta da Nichetti e c'era anche la mitica Banda Osiris. Mi sarebbe anche piaciuto partecipare come pubblico.

mercoledì 17 ottobre 2012

Stimoli per scrivere...


Recentemente ho terminato due racconti con molti giorni di anticipo rispetto alla scadenza. Di solito arrivo sul filo del termine per la consegna, a volte anche dopo, e quindi il testo rimane sul pc.
Anche se la Minimum Fax, per una pubbliazione su Carver, ha intitolato un libro "Niente trucchi da quattro soldi", chi scrive ne usa molti, di trucchi.
Chi fa passeggiate, chi si fa mettere sui ceci, anche se in modo virtuale, (vero Marina?) chi ascolta musica, chi ritaglia titoli di articoli di giornale.
Per me non c'è un solo metodo, per costringermi a battere i tasti e riempire lo schermo vuoto: a volte è la fantomatica ispirazione, a volte sapere di avere solo mezz'ora di tempo, a volte un pungolo da parte di qualche amico bloggatore (vero Germano?).
Recentemente, invece, è stato un diabolico programmino gratuito, che è in esecuzione anche in questo preciso momento, mentre scrivo questo post.
Si chiama Jingle Keyboard e lo potete scaricare qui.
Di che si tratta? Beh a ogni tasto premuto sulla tastiera applica un particolare suono, nel mio caso quelli di  una bella macchina da scrivere vecchio stile. Fa lo stesso con i pulsanti del mouse, ma per fortuna è personalizzabile con i suoni che vogliamo, sostitendoli nella cartella con comunissimi file .wav. Quando non ne abbiamo più voglia, magari perchè siamo su facebook e non a scrivere i nostri capolavori, lo possiamo zittire con un clik sulla barra accanto al volume, dove si installa la prima volta.
Magari è una scemenza, ma sentire i click ferrosi di ogni carattere e ancor di più, lo sferragliare del carrello dopo un a capo, mi da una carica che nessun trucchetto scrittorio mi aveva mai dato prima.

domenica 14 ottobre 2012

Metti il turbo all'Ebook!


Approfitto di questa Domenica soleggiata, prima della presunta bufera di pioggia della prossima settimana, per segnalare che un mio ebook, Wonderwall, è stato inserito in un portale che dal 2005 diffonde gratuitamente libri in formato elettronico, spesso scaricabili gratuitamente. Fin qui niente di nuovo, sul web esistono molti di questi spazi. Ne ho già provati alcuni e devo dire che con  Ebook Gratis, curato da Alessio Valsecchi, l'unico uomo in plancia di questa iniziativa, mi sono trovato subito molto bene.
Questa sembra una marchetta bella e buona, forse lo è anche, in parte, ma più che altro volevo raccontare la mia piccola esperienza personale di scribacchino digitale indipendente, che non fa girare grandi numeri.
L'ebook in questione, Wonderwall, è uno spin off del progetto di scrittura condivisa Survival Blog, ideato da Alessandro Girola (sì, quello gratuito, quello spontaneo, quello originale) e scritto per un concorso inerente sempre allo stesso progetto. L'avevo mandato una prima volta nel cuore di Agosto, ma non era stata una gran mossa, essendo il portale, diciamo, in pausa. Ho quindi ritentato il 19 Settembre e poi, tre settimane dopo, eccolo sulla home page di Ebookgratis.net. 
Dal 30 Giugno all'11 Ottobre, Wonderwall avava totalizzato meno di 50 download, sia in pdf che in epub. Ad oggi, 14 Ottobre, in meno di 48 ore il totale è di 152.
Quindi in meno di due giorni ho triplicato il "fatturato"!
Allora grazie Alessio e grazie a tutte le altre realtà che operano allo stesso modo: con onestà e passione.
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