sabato 30 giugno 2012

Wonderwall - racconto pandemico


"Racconto pandemico", anche questa settimana è comparsa nelle statistiche del blog questa stringa di ricerca. Era già successo un mesetto fa. Non credo molto al destino ma penso che sia meglio assecondarlo. Magari le due persone che hanno scritto quelle parole sono giunti sul mio bolg cercando qualcosa d'altro...o forse no, magari cercavano qualcosa sul caro e inossidabile Survival Blog, il progetto di scrittura apocalittica condivisa dal quale tutto, per quel che mi rigurda come scibacchino, è (ri)cominciato.
Ma mi piace pensare che fossero invece interessati ad un altro racconto, scritto in inverno per un concorso che purtroppo è stato annullato, si trattava di Racconti scelti della pandemia gialla e a questo indirizzo  trovate un mio post sull'argomento. In quella occasione promisi che quel racconto avrebbe visto la luce qui su Cose Morte. Son passati un po' di mesi in effetti, durante i quali per diverse volte sono comparse ricerce con stringhe "Wonderwall di Massimo Mazzoni" e quindi non penso sia carino indugiare oltre, visto che la copertina è pronta e la conversione in epub pure.
Bene eccovi l'ebook, in questi giorni il caldo sta tornando alla carica e così faranno anche gli itterici che si stanno spezzando le unghie gialle sulla vostra porta e che presto banchetteranno con il vostro sangue e la vostra carne sudaticcia.
Sbrigatevi a leggervelo, non so quanto reggeranno quelle assi!
Edit del 28 Gennaio 2014:
L'ebook da oggi è acquistabile sullo store di Amazon, in una veste rieditata, pubblicato insieme a COSE MORTE, la blog novel che ha partecipato tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011 al progetto di scrittura condivisa SURVIVAL BLOG. Il nuovo ebook si chiama COSE MORTE: Wonderwall of Dead Things.

TITOLO: Wonderwall
DATA PUBBLICAZIONE: Giugno 2012
GENERE:horror-apocalittico
FORMATO: Kindle Book
PAGINE: 88.
COMPRALO SU AMAZON! 

lunedì 25 giugno 2012

Colpirne uno - Il nuovo ebook di Due Minuti a Mezzanotte


Finalmente ecco il mio contributo extra al progetto di scrittura condivisa Due minuti a mezzanotte
Contributo extra perchè ho gia partecipato scrivendo il quarto capitolo dell'omonimo romanzo collettivo (detto anche round robin) di superoi, ideato da Alessandro Girola, che ogni Martedì, verso l'ora di pranzo, proporrà sul blog http://www.2minutiamezzanotte.blogspot.it  una diversa puntata, scritta da uno dei trentatré autori iscritti.
La mio ultimo ebook è uno spin off, ovvero una storia autoconclusiva e  autonoma, ma che condivide la stessa ambientazione e personaggi di Due minuti a mezzanotte.
Cogliendo alcune sollecitazioni di commentatori sul blog del progetto, ho deciso di raccontare (magari mostrare) le origini del personaggio che ho creato per scrivere il mio capitolo del romanzo collettivo. 
Sto parlando di Alexsej Stakanov, un supereroe con un nome abbastanza famoso da diventare un aggettivo, calcato sulle fattezze del personaggio relamente esistito, col quale condivide la biografia fino al 1973. Se avete letto l'ambientazione del progetto, saprete che è una data importante. Da lì in poi il mio Stakanov, quello letterario, si distacca da quello storico per intraprendere la sua prima avventura italiana. 
Per chi già lo conosce, troverà un Alexsej diverso, forse più maturo, che fa meno battute, ma che ha già dentro molti degli elementi che lo caratterizzeranno nel 2013, l'anno in cui è ambientato Due minuti a Mezzanotte.
Avvertenza per il formato Epub: purtroppo sui dispositivi ereader come il mio, il font non è supportato, quindi troverete tutte le vocali accentate sostituite da vocale più apostrofo. Questa scelta è stata fatta per rendere il testo ancora più simile a quello battuto a macchina. Se usate invece Calibre non ci dovrebbero essere problemi.
Vi lascio con l'ebook, in formato Pfd ed Epub (cliccate quello che volete scaricare).

 TITOLO: Colpirne uno
DATA PUBBLICAZIONE: Giugno 2012
GENERE: supereroisitico-poliziottesco
FORMATO: EPUB - PDF A5
PAGINE: 46.

martedì 12 giugno 2012

SUPER (2010)


Oggi in tarda mattinata verrà probabilmente pubblicato il nuovo capitolo della round robin super-eroistica Due minuti a mezzanotte, ideata da Alex Girola.
Ma questo post, a dispetto del titolo, non rigurada questa magnifica esperienza di letto-scrittura condivisa. 
Si tratta di un film e quindi siamo nel campo delle mie quasi-recensioni.
Casulmente, ma forse influenzato dall'esperienza di cui sopra, mentre guardavo alcuni trailer sul tubo, mi sono imabattuto in questo SUPER, regia e sceneggiatura di James Gunn.
Il tipo ha lavorato per due versioni cinematrografiche di scooby-doo, ha sceneggiato L'alba dei morti viventi (il remake) e come regista nel 2006 ha realizzato un horror, Slither, che wikipedia afferma essere il suo più grande successo.
A parte L'alba dei morti viventi, prima di Super non avevo visto nessun altro lavoro di Gunn e devo dire di essere rimasto piacevolmente colpito da questo film di super eroi.
Perché, ovviamente, di questo si tratta, ma è anche altro.
Il paragone più immediato è Kickass, con cui molti associano Super e vedendo il trailer in effetti può sembrarne un clone. Siamo però nel campo della commedia, certo, ma anche del dramma, in quanto si può ridere in una scena che, cinque secondi dopo, si conclude in modo violento.
Visto il curriculum Gunn indugia sullo splatter, ma lo fa in modo funzionale alla storia, ricercando il realismo nelle conseguenze delle azioni di Saetta purpurea, il protagonista e della sua giovane aiutante, Saettina. Piccola curiosità: Saettina nel film si chiama Libby, vi ricorda qualcosa?
Conturbante, nevvero?
La trama è semplice: Frank è un cuoco sfigato che ha la fortuna di sposare Sarah, interpretata da una bella e brava Liv Tyler, che però, con un recente passato di tossicodipendenza, dopo pochi mesi fugge con Jacques, una vecchia fiamma, spacciatore e proprietario di strip club.
Frank, convinto che sia stata rapita, fa di tutto e sottolineo di tutto, per riprenderla con sé, persino diventare un supereroe in costume autoprodotto.
Fin qui siamo sulla falsariga di Kickass, ma presto ce ne discostiamo, nonostante una giovane spalla psicopatica come Saettina, interpretata dalla Hellen Page di Juno, che assomiglia a Hit Girl. Più si va avanti nella storia, più la situazione si fa seria, fino allo scontro finale col cattivo, Jacques, interpretato da un convincente Kavin Bacon. Bravo anche Rainn Wilson in queste sequenze a dare un'aria da vero punitore a Saetta Purpurea, nonostante abbia ancora le goffe sembianze sottolineate nella prima parte del film, quella più comica, che comprende anche esilaranti visioni cristologiche del protagonista.
Non insidiate sua moglie...
Ci sono colpi di scena ed un finale poco holliwoodiano ma molto realistico e commovente.
Dunque si ride, si inorridisce un pò e infine si rimane anche un po con gli occhi lucidi.
Ma si pensa anche un pò, nello scambio di battute finali tra Jacques e Framk/Saetta Purpurea, che toccano l'argomento dell'uso della violenza per raggiungere fini più elevati e, forse, fare del bene.
In chiusura una nota di merito per la divertente sigla iniziale, con grafica da scuola elementare, e per la colonna sonora, che si intergra perfettamente con le situazioni e gli stati d'animo dei personaggi.

sabato 9 giugno 2012

That bloody smell: quasi recensione


Oggi quasi recensisco un altro spin off della round robin Due minuti a mezzanotte, ideata dal mai fermo Alex Girola. Si tratta di un breve racconto di Marina Belli, già partecipante del famoso progetto di scrittura condivisa Survival Blog, curatrice del blog Space of Entropy, dove potete trovare anche le puntate di una blog novel dell'altro progetto di scrittura Risorgimento di Tenebra.
That bloody smell è costruito su un personaggio molto originale, con un superpotere, certamente, ma anche con delle problematiche particolari, legate alla sua particolare condizione. Non vi svelo altro a parte che Eleanore ha un codice di valori molto rigido ed il motivo lo capirete leggendo il racconto. 
Un'abilità di Marina, già notata in alcuni capitoli di Vento di cambiamento, la blog novel di Risorgimento di Tenebra, è quella di delineare particolari descrittivi molto vividi, che caratterizzano i personaggi rendendoli realistici e concreti. Il tutto con il dono o la capacità della sintesi, in poco più di duemila parole. Nel racconto il punto di vista è quello di Eleanore e tutte le sue azioni e pensieri vi aderiscono perfettamente.
Dopo poche pagine gli eventi precipitano fino alla conclusione, dove ci attende una sopresa e un altro sfoggio del carattere tosto della protagonista.
Unico neo, se vogliamo proprio chiamarlo così, è la brevità del racconto, che ci lascia dopo la lettura col desiderio di sapere molto altro ancora su Eleanore.
Consigliato vivamente e per tutte le età!
Questo è il collegamento al blog dell'autrice, dove troverete una breve presentazione e i link per scaricarvi l'ebook in formato pdf ed epub.

sabato 2 giugno 2012

Lollipop: una nuova quasi recensione



Oggi vi parlo del nuovo ebook di Germano Greco, Lollipop, un racconto di 53 pagine, nato come costola o, per dirla alla yankee, spin off del progetto di scrittura condivisa Due minuti a mezzanotte, ideato dal vulcanico Alessandro Girola.
Vi avevo già parlato qui del primo spin off del progetto, proprio del Girola e da allora molti altri ne sono stati scritti e altri ancora ne arriveranno. Nel frattempo il blog del progetto, strutturato come una round robin, procede spedito, con capitoli avvincenti, decine di personaggi e molte trame e sottotrame, rimescolando più volte le vicende nelle, finora, 8 puntate pubblicate.
Ma passiamo a Lollipop, letto pochi giorni fa sul mio pocket book, in poco più di un'ora. In quei giorni divampava la guerra degli attapirati, che verteva sull'annosa questione del raccontare e/o mostrare, con annese baionette e artropodi di mare.
Pertanto la prima cosa che ho notato nel racconto è stato l'uso dei dialoghi, in particolare le battute mute dell'avvenente protagonista, che, nonostante siano tre miseri puntini tra i caporali, sono state ben sfruttate dall'autore per mostrare gli stati d'animo di Marilyn. Altra cosa interessante sono i particolari delle descrizioni, che nonostante tecnicamente siano parti raccontate, sono fondamentali per far percepire l'atmosfera appiccicosa, da vodoo haitiano, del racconto. Penso che in fondo lo stile sia questo: conoscere le regole per applicarle secondo le necessità della storia, sfumandole se serve a rendere maggiormente leggibile il tutto, senza far smarrire il lettore. Questo l'autore lo fa, tenedoci nella giusta posizione tra lo spiegare tutto e l'ermetismo più assoluto, tenedoci sul filo quanto basta.
Nel racconto si parla di supereroi, certo, ma questi sono sullo sfondo, anche se poi irrompono in scena con i loro poteri, spesso potenti ma oscuri e poco gestibili anche dai loro possessori. Ma quando questo accade viene comunque mantenuto il realismo, visibile per esempio nei contraccolpi che il bel corpo di Marilyn subisce duarnte il prosieguo del racconto..
Germano pretende massima attenzione quando lo si legge ed anche questa volta, come durante la lettura del suo precedente ebook, Offshore, ho dovuto zigzagare tra i capitoli per inquadrare alcuni elementi che in prima lettura non avevo colto. Questo non è un difetto anzi, fa sì che la storia continui a vivere nella mia testa mentre formulo interpretazioni di una certa situazione, apparentemente e volutamente poco chiara.
Nel finale non mancano i colpi di scena, oltre che diversi appigli per un ipotetico seguito, il tutto condido dallo stesso crudo e sacrosanto realismo già letto sempre in Offshore, che ho quasi recensito qui.
In effetti uno dei più grandi punti di contatto tra quest'ultimo racconto pandemico e Lollipop è proprio la solitudine dei protagonisti, che, nonostante siano diversissimi e siano inseriti in due situazioni completamente differenti, vivono la loro difficile esistenza senza condividere molto con la loro controparte (il fidanzato stronzo da una parte e l'indiana dall'altra).
Ultima nota di merito per l'apparizione di uno dei super più spaventosi forse di tutto il mondo di Due minuti a mezzanotte: sembra innocuo ma basta quardarlo in faccia per cambiare idea e darsela a gambe, lasciandosi dietro solo una bustina aperta di un leccalecca.
Consigliato, anche per chi non ama i supereroi e non ha idea di chi siano i vendicatori.
Trovate Lollipop a questo indirizzo nei formati epub e mobi, enjoy it e attenti alle vostre spalle!

venerdì 1 giugno 2012

Un piccolo esperimento...


Nel mese di Maggio, sia per motivi contingenti che per altri, diciamo, pseudoscientifici, ho pensato di fare un piccolo esperimento sul mio blog. Non mi è costato molta fatica, anzi.
Piuttosto ho un po' sofferto nel tenermi a freno. 
Infatti ho cercato di lasciare il blog a se stesso per un mese intero, quello di Maggio appunto e vedere cosa succedeva agli accessi.
Perchè fare tutto questo, a parte una enorme dose di pigrizia?
A volte, contando i numeri, notavo che alcuni post su cui contavo non se li filava nessuno e qui niente di male; mentre altri, che pensavo non se li sarebbe letti nessuno, avevano un buon riscontro. 
E anche in questo caso, secondo me, niente di strano.
La mia impressione piuttosto era che il blog avesse, come dire, vita propria. E questa è una cosa assai curiosa, per un blog che si chiama "Cose Morte". Mi pareva insomma che il sito generasse accessi sia che io scrivessi roba più o meno passabile, sia che non scrivessi affatto.
A fine mese posso dire che è effettivamente così: a Maggio il blog ha registrato più accessi che nei mesi di Febbraio e Marzo.
Mi son dato due risposte: 
1) La gente si perde spesso nella rete cercando immagini e finisce su questi lidi;
2) Forse ho un bel nocciolo duro, anche se piccolo, di lettori affezionati che tornano sul blog.
Voglio credere di più alla seconda e quindi mi voglio scusare con chi mi segue, che, sperando di leggere qualcosa di interessante, ha fatto nell'ultimo mese più di un giro a vuoto.
A Giugno, cioè da oggi, tornerò con i miei post a scadenza assolutamente casuale ad infettare la blogsfera.

PS
Da una decina giorni ho anche un ulteriore motivo per non scrivere nulla, ed il motivo è quello che è successo e continua a succedere in Emila. Questa volta, rispetto ad altre distruzioni che ci hanno colpito nel recente passato, sono coinvolte delle persone che conosco, alcune dal vivo, altre solo telematicamente. Quindi non avrei saputo cosa dire in simili circostanze se non un tenete duro, per quel che può servire.
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