venerdì 7 novembre 2014

Un giorno per la testa


Un giorno per la testa di Massimo Mazzoni
COPERTINA: Massimo Mazzoni
EDITING: Domenico Attianese
Ebook Kindle - 0,99 Euro
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SINOSSI - È una qualsiasi notte, in una qualsiasi megalopoli di un futuro prossimo venturo e Felix, abile hacker dello Sprawl, ha commesso un errore.
Probabilmente l'ultimo della sua breve carriera. Per questo motivo ha solo ventiquattro ore per evitare di perdere la testa. Letteralmente. Tra allucinate incursioni nel cyberspazio, spaccio di sinto-droghe, robot dalla condotta alquanto riprovevole, estorsioni, prostituzione, furti, bustarelle e fughe sui tetti, una rilettura dai toni cyberpunk di una nota fiaba di Perrault.

PRESENTAZIONE - Questo mio nuovo lavoro nasce dall'unione di due elementi apparentemente lontani tra loro: la fantascienza con sfumature cyberpunk, tipicamente anni '90 e le favole della tradizione occidentale. 
Le favole, per toni e contenuti, nella loro forma originaria, cioè prima degli stravolgimenti alla Disney, sono molto più spaventose e "adulte" di quanto la sensibilità attuale del politicamente corretto vorrebbe. Quindi Cyberpunk distopico e favole sono meno lontane di quanto sembri ad un'occhiata superficiale.
Per non rovinarvi la sorpresa però, non vi dirò quale favola ho riletto in chiave fantascientifica, ma se leggerete l'ebook,  non sarà difficile capire di quale si tratta: è molto famosa ed è stata recentemente trasposta anche al cinema. 
Nella storia troverete accenni alle opere di William Gibson, ovviamente, ma anche a Blade Runner, a Moebius e a quel bellissimo gioco di ruolo che è stato Cyberpunk 2020. Spero non sia una semplice operazione nostalgia, però, ma un simpatico gioco di reinterpretazione della tradizione, del recente passato e di quello, solo apparentemente, più vetusto.
Aggiungo che con la pubblicazione di "Un giorno per la testa" aprirò un mini ciclo di storie legate, oltre che da alcuni elementi grafici della copertina, dal tema del tempo, inteso come dimensione temporale imprescindibile, che può essere scarso come in questa storia o che può essere modificato, con conseguenze imprevedibili, in "Slittamento di terzo grado", il mio prossimo ebook.
Buona lettura!

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giovedì 25 settembre 2014

Sarranieri schiantadiavoli - Volume primo: Asmodeo


Sarranieri schianta diavoli - Volume primo: Asmodeo di Massimo Mazzoni
COPERTINA: Massimo Mazzoni
EDITING: Domenico Attianese 
145 pagine, 1,79 Euro

SINOSSI - Anno Domini 1136, Repubblica di Pisa. Ranieri Scacceri è giovane, attaccabrighe e amante della vita: donne, vino, buon cibo e feste sono gli ingredienti fissi della sua vita spensierata. Ma l'incontro con un misterioso eremita cambia tutto: una sola strada lo attende, la conversione. C'è in gioco la salvezza della sua anima? No, c'è molto di più e presto l'uomo che diverrà San Ranieri, patrono di Pisa, lo scoprirà a sue spese, tra demoni, misteriose sette esoteriche, duelli all'ultimo sangue con Arciduchi infernali e donne attraenti quanto pericolose.
La prima avventura altomedievale di Sarranieri (come lo chiamano i pisani) lo schianta diavoli, ambientata nel mondo di Sanctuarium, dove i Santi sono molto meno misericordiosi di quanto li ricordavate!

PRESENTAZIONE - San Ranieri (o San Ranieri, come lo chiamano i suoi concittadini) è il Santo Patrono della citta di Pisa, Ex-Repubblica Marinara, una delle maggiori, molto attiva nel Mediterraneo tra i secoli XI e XV. San Ranieri è un santo un po' atipico e per questo interessante: tanto per cominciare non ha mai aderito al alcun Ordine monastico, rimanendo un laico a tutti gli effetti. Ha agito anticipando le mosse del più noto San Francesco d'Assisi, compreso il corollario di vita agiata, crisi, convresione, penitenze e miracoli. 
Scovando tra le poche fonti attendibili, specialmente quelle sul suo passato, diciamo, turbolento ho deciso di raccontare una mia storia a riguardo, che pescasse nei reali dettagli agiografici, arricchendoli di elementi horror e sovrannaturali, laddove c'erano zone d'ombra.
Ecco quindi un San Ranieri forse meno santo e più uomo d'arme, calato nella Pisa altomedioevale del 1100, tra miseria, sporco e spade, che affronta le schiere demoniache di Satana usando i poteri sovrannatuarli derivanti dalla sua particolare forma di Santità e lo conoscenze dei suoi esperti compagni di viaggio.
Sarranieri schiantadisvoli è dunque una storia di fantasy storico, che si dipanerà su tre fasi della vita del Santo: il periodo della conversione a opera del beato Alberto, il viaggio in terra santa e gli ultimi anni di nuovo a Pisa. 
In questo primo volume, Ranieri affronterà la difficile conversione che lo condurrà a diventare il mito che ogni 17 Giugno viene salutato a Pisa. 
Più o meno, ovvio. 
Sin da ora vorrei far presente che con questo libro non voglio offendere i credenti di qualsiasi religione, nè i miei concittadini, il mio ebook è solo il mio personale omaggio a Ranieri Scacceri da Pisa.

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Il logo è una creazione di Giordano Efrodini, il grafico ufficiale di Moon Base Factory.
Come vedete dal bellissimo banner qui sopra, opera di Girodano Efrodini, che qui ringrazio pubblicamente, adesso parliamo del progetto SANCTUARIUM.
Si tratta di un'ambientazione condivisa che rilegge le biografie alto medievali dei Santi Patroni di alcune città italiane, alla luce di tutti quegli elementi horror e sovrannaturali rilevabili in molte delle loro agiografie. Quindi miracoli, guarigioni, resurrezioni di morti, evocazioni di diavoli e tutte le leggende, non sempre canoniche, che appartengono anche alle tradizioni popolari.
L'ambientazione temporale sono i secoli attorno all'anno Mille, ma i vincoli non sono molto stretti, diciamo tra la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476) e il 1300.
Alcuni membri della Factory hanno aderito e quindi nei prossimi mesi avrete la possibilità di leggere anche le nobili gesta di questi uomini e donne straordinari/e.
Non si tratta perciò di un universo liberamente utilizzabile, in quanto riservato ai soli membri di Moon Base Factory. E non è neanche una scelta meramente elitaria, da "puzza sotto il naso", per intenderci, ma di tutela di un certo grado di qualità.
Detto questo, ci riserviamo comunque la possibilità per il futuro di invitare ospiti speciali che vogliano scrivere qualcosa di valido su questa ambientazione.

Per le ultime news a riguardo: 
http://moonbasefactory.blogspot.it

martedì 23 settembre 2014

Di santi e di ebook...


Salve a tutti/e questa è la copertina del mio prossimo ebook: "Sarranieri schianta Diavoli". 
Sarà pubblicato entro questa settimana, diciamo nelle prossime 48 ore, dopo che l'editor e i ragazzi di Moon Base Factory avranno finito di rigirarlo come il classico calzino e le amazzoni lo avranno digerito.
Sarranieri schianta diavoli (nota di costume: NON c'è un refuso nel titolo, i Pisani chiamano il proprio Patrono in questo modo colloquiale, per sottolineare il legame profondo, e profano, tra i cittadini e il loro Santo) è una novel di circa 25000 parole, incasellabile nel fantasy storico, costruita cercando di rimanere il più fedele possibile ai fatti biografici della biografia di San Ranieri, ma insinuandomi nelle tante zone d'ombra con elementi horror e soprannaturali.
Questa la sinossi.
Anno Domini 1136, Repubblica di Pisa. Ranieri Scacceri è giovane, attaccabrighe e amante della vita: donne, vino, buon cibo e feste sono gli ingredienti fissi della sua vita spensierata. Ma l'incontro con un misterioso eremita cambia tutto: una sola strada lo attende, la conversione. C'è in gioco la salvezza della sua anima? No, c'è molto di più e presto l'uomo che diverrà San Ranieri, patrono di Pisa, lo scoprirà a sue spese, tra demoni, misteriose sette esoteriche, duelli all'ultimo sangue con Arciduchi infernali e donne attraenti quanto pericolose.

Questo libro, il primo di una trilogia che coprirà diverse fasi della biografia di Ranieri, mi ha anche fornito lo spunto per dare vita a un progetto più ampio che, dopo sondaggio interno in Moon Base Factory, avrà come titolo SANCTUARIUM.
Ma cosa è SANCTUARIUM?
Ve lo diciamo all'uscita dell'ebook! Siamo cattivi sì, ma resistete, l'attesa sarà breve.

PS
Se vi ricordate, nell'ultimo post vi avevo parlato di un'altra storia, ambientata nel mondo di un vidoegioco indipendente abbastanza famoso. Bene, il racconto è quasi completo, ma manca un finale degno di questo nome. Sono indeciso tra due versioni e a breve sceglierò la definitiva. Non penso sia male: fantascienza catastrofica in prima persona, cielo grigio di cenere, mai un attimo per respirare o guardarsi indietro, tutto di un fiato fino alla fine. Se ne parla per Ottobre, rimanete tra le COSE MORTE e ne saprete di più.

sabato 30 agosto 2014

Il punto della situazione

Bene, dopo più di due mesi di silenzio, le ferie estive e altre robe, eccoci a scrivere di nuovo sul blog.
Prendo spunto da questo articolo programmatico apparso su Plutonia Experiment, casa di Alessandro Girola, che ringrazio per l'idea.
Sono successe un po' di cose, ultimamente. 
Ho avuto la prima piccola crisi di vendite su Amazon, proprio in quel mese, recuperate per fortuna a Luglio e confermate nel difficile mese di Agosto.
A Maggio, come forse saprete se avete letto il post, abbiamo avviato Moon Base Factory, il gruppo di creativi con il quale collaboro ormai da tre anni per la realizzazione dei miei ebook. La cosa sta procedendo bene, con una progressione forse un po' lenta ma costante, gli ebook escono con regolarità, ottenendo buone recensioni e comparendo anche nelle classifiche di vendita, senza trucchi e inganni.
Di questa esistono anche delle magliette fichissime!

Rispetto a questo post, in cui a fine Marzo facevo il punto della situazione dell'attività scrittoria del 2013, i propositi per il 2014 sono abbastanza cambiati.
1) - Il concorso distopico che citavo in quell'articolo è stato annullato perché di nuovo, come successe per Racconti scelti della Pandemia Gialla, i partecipanti leggono male i bandi di concorso e/o non conoscono i generi e le definizioni di base di questi, come cosa sia una distopia, per esempio. Quindi, come feci la prima volta, pubblicando COSE MORTE: Wonderwall of Dead Things (diventato il mio "bestseller"), ho rieditato il racconto inviato, che comunque a detta dei giudici era tra i pochi papabili, e l'ho dato alle stampe col titolo I cieli sono blu. Ma questo forse lo sapete già, ma, come si dice,  "repetita iuvant".
2) - Il mio esordio con l'urban fantasy si è concretizzato ne La guerra del 13. Il tentativo è andato abbastanza bene e i feedback ricevuti mi hanno portato a delinere la scaletta per un secondo episodio, che però non ho ancora iniziato a scrivere.
3) - Le storie appuntate sulla mia agendina sono cresciute, rimanendo però solo in quegli scarabocchi.
Questo c'entra, per caso? Certo!
4) - Nel periodo estivo ho scritto in meno di due mesi una storia di 25.000 parole, che diverrà la prima parte di una trilogia che ha a che fare con il fantastico, l'horror e la Santità. Attualmente il lavoro è fermo dagli editor di Moon Base Factory, vi aggiornerò presto con altri dettagli.
 5) - Legato al punto precedente c'è l'idea di realizzare un'ambientazione condivisa dagli altri autori di Moon Base, la stessa ambientazione che fa da sfondo alla storia accennata sopra. Titolo provvisorio: Sanctuarium.
Ma anche di questo parlerò più avanti.
6) Ieri ho iniziato un nuovo racconto ambientato in un videogioco abbastanza famoso, che ben si prestava all'esperimento. Le prime 1000 parole ci sono già, vediamo come procede.

Per oggi è tutto, alla prossima!

lunedì 16 giugno 2014

I cieli sono blu - Ebook distopico


I cieli sono blu di Massimo Mazzoni
COPERTINA: Massimo Mazzoni
EDITING: Alexsej Stakanov
48 pagine, 0,99 Euro


SINOSSI - Nessuno si è accorto del cielo? Come mai è così... strano?
Queste sono le domande che Eric Newman, impiegato quietamente sposato con Lucia, si fa una normale mattina invernale, prima di andare al lavoro.
E perché quegli incubi, con tutti quei disperati che fuggivano, terrorizzati? E questa strana paura che gli rimane addosso, anche di giorno?
Nessuno si accorge di niente, tutti presi nelle loro incombenze quotidiane.
Eppure che sarà mai? È solo un cielo blu e senza nuvole... o forse no?

PRESENTAZIONE -  Pochi giorni fa vi ho parlato in questo post dell'annullamento del concorso Distopie Impure, organizzato da Alessandro Girola sul blog Plutonia Experiment. Quello che non vi ho detto è che ho deciso di pubblicare I cieli sono blu, cioè il racconto con il quale avevo partecipato al concorso, su Amazon. 
Tra l'altro il mio e altri tre racconti sarebbero stati raccolti nell'antologia con le storie migliori, oltre che con quella vincitrice. Ma come sapete purtroppo non sono giunti il numero minimo (10) di racconti papabili, e in linea con l'ambientazione, per poter pubblicare un prodotto di qualità.
In ogni modo era destino che I cieli sono blu vedesse la luce e quindi...
In poco più di quaranta pagine avrete una storia con gli elementi classici del genere: un sistema politico repressivo, un movimento "ribelle", uno scienziato machiavellico, polizia segreta, complotti. 
Per la trama mi sono avvalso di un modello collaudato, basato su "Il viaggio dell'Eroe", saggio di Christopher Vogler in cui viene delineata la struttura del Mito nella letteratura e nel cinema contemporaneo.
Questa struttura, che sembra risalire all'inconscio del genere umano, (qualcuno ha pensato a quello collettivo, di un certo Jung, vero?) si articola in dodici tappe che sono percorse, in infinite varianti, in tutte le storie raccontate dall'uomo, sin da quando è stato capace di farlo, anche in forma orale. In questo schema i personaggi assolvono a delle funzioni di base che rimangono sempre più o meno immutate: come l'Eroe, il Mentore, il Guardiano della Soglia etc.
Ho voluto provare anche io questo modello e vi invito a ritrovare nel racconto le tappe e le funzioni dei personaggi, se volete.

Buona lettura e tenete d'occhio il cielo, non si sa mai!

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giovedì 5 giugno 2014

Hashtag e il grande fratello

Oggi parliamo di fantascienza, in particolar modo della distopia.
Ma che roba è?
Per dirla semplice è l'esatto contrario dell'utopia. Tutti sapete cosa sia no? Il migliore dei mondi e dei governi possibili: ecco se al posto di migliore mettere peggiore, ci avviciniamo al nocciolo. Se volete un esempio classico ecco 1984, di George Orwell (se vogliamo tirarla un po' per mi capelli, anche La fattoria degli animali).


Secondo Wikipedia:
Per distopia (o antiutopia, pseudo-utopia, utopia negativa o cacotopia) s'intende una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista. Il termine, da pronunciarsi "distopìa", è stato coniato come contrario di utopia ed è soprattutto utilizzato in riferimento alla rappresentazione di una società fittizia (spesso ambientata in un futuro prossimo) nella quale le tendenze sociali sono portate a estremi apocalittici.
Secondo l'Oxford English Dictionary[1], il termine fu coniato nel 1868 dal filosofoJohn Stuart Mill[2], che si serviva allo stesso tempo anche di un sinonimo coniato da Jeremy Bentham nel 1818, cacotopìa.[3] Entrambe le parole si basano sul termine utopìa, inteso come il luogo dove tutto è come dovrebbe essere. Distopia è quindi l'esatto opposto, cioè un luogo del tutto spiacevole e indesiderabile. Spesso la differenza tra utopìa e distopìa dipende dal punto di vista dell'autore dell'opera. I testi distopici appaiono come opere di avvertimento, o satire, che mostrano le tendenze attuali estrapolate sino a conclusioni apocalittiche. La differenza con l'utopìa sta quindi nel fatto che la distopia si basa su una società attuale, spostando però l'interesse su un'epoca e un luogo distanti o successivi a una discontinuità storica.

Alessandro Girola ne ha parlato ieri sul suo blog, a proposito di Distopie Impure, il concorso dedicato appunto a questo argomento e al quale ho partecipato anche io, col racconto I Cieli sono Blu. Purtroppo il concorso è stato annullato perché in molti non erano riusciti a creare ambientazioni distopiche forse per scarso impegno, talento, distrazione o, in alcuni casi, dolo, con l'invio di racconti già scritti ma che non rispettavano i canoni del concorso. 

Mi dispiace, sia per Alessandro che lo ha organizzato, che per i giurati. E dispiace anche a me, visto che il mio racconto, insieme ad altri tre era tra i papabili per finire nell'antologia, solo che ne mancavano altri 6 decenti e, per non fare un accrocchio, è stato giustamente deciso di non farne più niente.
Ma l'hashtag?
Intanto ecco la definizione, sempre da wikipedia, che vi potete leggere segendo il link. 
Beh, ho pensato che in 1984 ci viene raccontato che vengono stampati vocabolari che contegono, edizione dopo edizione, sempre meno parole, per rendere fisicamente impossibile avere termini per esprimere dissenso. 
Mentre ero in auto ho pensato al diffondersi del cancelletto, l'hashtag per l'appunto, che sui social network viene sempre più usato per esprimere in poche parole dei concetti anche più complessi. In questo passaggio ho rivisto la stessa pratica vista nel libro di Orwell, che secondo me aveva dei geni in comune con Michel De Notredame.

Del resto sono in molti a vedere la moderna società occidentale come una distopia, con progresso tecnologico e ricchezze per pochi e sporco, tecnologie arcaiche e povertà per tutti gli altri. Il tutto tenuto insieme da adeguati supporti di controllo e contenimento, come mass media immersivi e cose come il famoso hashtag. 
Forse leggo troppi romanzi di Aldous Huxley?
Chissà...

giovedì 29 maggio 2014

MOON BASE FACTORY

Bene, oggi partiamo raccontandovi due cose sulle puzzole.
Sì puzzole, non sto delirando, seguitemi e fidatevi.
Quelle che chiamiamo puzzole appartengono in realtà a due generi diversi: moffette e zorille (le seconde non ho idea cosa siano) ed esistono ben 7 diverse sottospecie di puzzola comune. Una gran confusione vero? Questi animaletti sono presenti in tutto il mondo, adattandosi a vivere negli habitat più disparati: al mare o in montagnia, tra le dune come nelle scogliere più impervie, nei boschi o nelle praterie, persino nel deserto.
La puzzola ha abitudini notturne ed è di indole solitaria, di giorno si cerca un nascondiglio dove attendere in santa pace la notte.
Ok ma che ci importa delle puzzole?
Bene, vi rivelo l'arcano. 
Forse lo avrete letto e visto in rete, negli ultimi due o tre giorni, che è nata ufficialmente Moon Base Factory. 
Ne hanno parlato i blog Luce nella Tenebra, Il viagra della mente, Strategie Evolutive, Caponata Meccanica e, probabilmente, la catena non è ancora finita.
Questo è il nostro logo, fico, no? Artwork by Giordano Efrodini.
Moon Base Factory, dicevamo, e ne faccio orgogliosamete parte anche io.
Se volete saperlo una factory è un modo flessibile di lavorare, in cui non ci sono gerarchie e i compiti vengono scelti di volta in volta in base al progetto proposto e in base alle abilità che ogni membro della factory possiede.
Ok, ma che c'entrano le puzzole?
In inglese le puzzole vengono chiamate skunk e uno skunkworks può essere considerato come una sottospecie di factory. Questo termine negli Stati Uniti 
"...è ampiamente utilizzato in economia, ingegneria, ed in campo tecnico per descrivere un gruppo all'interno di una organizzazione che gode di un elevato grado di autonomia e di libera circolazione da parte della burocrazia, con il compito di lavorare su progetti avanzati o segreti." da Wikipedia.
Quindi siamo un gruppo di puzzolenti scrittori che pubblicano ebook con un alto tasso (sempre un mustelide) di autonomia e, si spera, di innovazione. Ah, e poi c'è la questione della segretezza, ma questa è, ovviamente, un'altra storia.
Le similitudini tra i mustelidi e i membri di Moon Base Factory però  proseguono, perché anche noi siamo sparsi per il mondo, abituandoci agli habitat più svariati e siamo abbastanza solitari, passando molto tempo nelle nostre tane e lavorando la notte.
L'unica differenza con gli animaletti di cui sopra, sta nel fatto che i nostri buchi hanno una connessione internet e passiamo il tempo scrivendo, facendo grafica, video, booktrailers, e pubblicando ebook, oltre a scavolare di qualsisiasi cosa abbia a che fare col fantastico, che sia Horror, Fantascienza, Pulp, Mystery o qualsiasi contaminazione tra generi.
Questo che segue, se ancora non l'avete cliccato, è l'indirizzo del sito di Moon Base Factory, tenetelo a mente:  http://moonbasefactory.blogspot.co.uk/
Qui trovate tutte le informazioni sugli autori, le prossime uscite, il materiale già pubblicato, la mission del gruppo e l'immancabile FAQ e tutti gli strumenti per raggiungerci e comunicare con noi, che siamo sì solitari ma anche tecnologici!

martedì 20 maggio 2014

4 salti nel buio - Ebook


4 salti nel buio di Massimo Mazzoni
COPERTINA: Massimo Mazzoni
EDITING: Cristiano Pugno
56 Pagine, 0,99 Euro
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SINOSSI - Quattro ricette per gustarsi al meglio il Buio, inteso come il lato oscuro dell'uomo, dove nascono e prolificano gli istinti più crudeli e bestiali, ma dove spesso alberga anche la creatività più pura e assoluta. Quattro esercitazioni di scrittura creativa che potrete replicare anche tra le pareti di casa vostra. E infine quattro racconti dove troverete stimati macellai che scalano altopiani, appassionati di ikebana, burocrati inefficienti, restauratori innamorati e molto altro, il tutto condito da dosi di sana e gratuita violenza.
Vi è venuta una fame omicida? Saprete cosa fare.
PRESENTAZIONE - La piccola antologia che vi propongo oggi è frutto del lavoro svolto quasi dieci anni fa durante un corso di scrittura creativa. Molte delle esercitazioni di allora erano degli utilissimi divertissement svolti in un'ottima atmosfera di collaborazione e di scazzo altamente creativo e coinvolgente. Altre volte erano solo degli abbozzi lasciati a metà vista la voluta scarsità di tempo concessaci dall'insegnante, cosa che in effetti stimolava la creatività e la ricerca di soluzioni originali. In alcuni casi questi abbozzi sono diventate delle vere e proprie storie.
Ne ho scelte quattro e mi sono messo giù con un'opera di parziale riscrittura ed editing, affidandomi anche alla collaborazione di un editor esterno, Cristiano Pugno, curatore del Blog di Beppe.
Il titolo, basato inizialmente sul numero di racconti, è uscito fuori per assonanza con un prodotto alimentare abbastanza noto: da qui la copertina e la decisione di presentare l'ebook come un libro di ricette, con ingredienti e preparazione prima di ogni storia.
In questo modo chi legge, se ne ha voglia e tempo, si può cimentare con la stessa ricetta e produrre qualcosa di suo, partendo dagli stessi ingredienti.
La butto lì: se qualcuno volesse mettere giù qualcosa e farmelo anche leggere, ne sarei contento. Potete usare i commenti del blog o usare la mail: facemaxbook@gmail.com 

Buona lettura e buon appetito!

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domenica 13 aprile 2014

La Guerra del Tredici arriva su Amazon

La Guerra del Tredici di Massimo Mazzoni
Copertina di Massimo Mazzoni e Arber Metolli
Editing di Cristiano Pugno e Marina Belli
117 pagine, 1,50 Euro 
LINK DIRETTO PER L'ACQUISTO            
Laz è un ragazzino ossuto, dimostra un paio di anni di meno rispetto ai coetanei. A scuola è un disastro, ma lui ha altro a cui pensare: fare l'ultima ruota del carro dei Lobos. Quando in città arrivano i Tredici, ecco l'occasione per mettersi in luce: capire chi sono e perché tutti vogliono il Legame, la nuova droga che hanno portato in città.
Ma forse le cose non stanno proprio così e Laz lo scoprirà, mettendo a rischio la propria vita e quella dei suoi compagni.
Questa è la sinossi del mio nuovo ebook, da oggi disponibile sullo store di Amazon.
Presentazione
Questa storia rappresenta il mio ingresso nel genere Urban Fantasy. Per chi ama le definizioni Wikipedia ci dice che si tratta di "storie ambientate nell'epoca contemporanea, nel mondo reale, urbano; in opposizione al fantasy ambientato in paesaggi del tutto immaginari, anche quelli che contengono città immaginarie, o che hanno la maggior parte delle azioni ambientate lì. [...] I protagonisti del moderno urban fantasy affrontano straordinarie circostanze quando le trame si svolgono o in mondi aperti (dove viene accettata comunemente l'esistenza di eventi magici o paranormali) o mondi chiusi (dove i poteri e le creature magiche sono nascosti)."
Non lo sapevo all'epoca, ma una ventina d'anni fa, quando guardavo in tv episodi di "Buffy l'ammazzavampiri", stavo seguendo una storia urban fantasy.
Per dimensioni il libro rientra nella categoria del romanzo breve o in quella del racconto lungo e in soldoni si tratta di quasi 25.000 parole.
È stato un viaggio più lungo del previsto e sono arrivato in porto anche grazie ai miei due ufficiali di coperta-editor: Marina Belli e Cristiano Pugno, curatori rispettivamente dei blog Space of EntropyBlog di Beppe, che qui ringrazio di cuore.
La copertina è opera mia, mentre il lupo che vi appare è di Arber Metolli, un ragazzo che disegna bene e che dovrebbe credere di più nelle proprie capacità. Grazie anche a te!
La storia mostra le vicende metropolitane di due gang giovanili che lottano per spartirsi i quartieri di una città volutamente anonima, multietnica e duramente colpita dalla crisi economica e dalla recessione. Su questo sfondo si innestano il paranormale e una notissima vicenda mitologica che non vi posso/voglio rivelare, descritta in modo allegorico, ma senza appesantire la trama.
Premetto che lo scritto è un'opera di fantasia, ovviamente, ma fin da ora mi scuso con chiunque si sentisse in parte offeso da esso. Vi capisco, ma se l'Art 21 della Costituzione (libertà d'espressione e d'informazione) non è stato ancora abolito, mi scuserete.
E con questa cauta postilla vi auguro buona lettura e vi invito a farmi sapere cosa ne pensate dell'ebook, sia qui sul blog o magari scrivendo una recensione sul portale Amazon.


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lunedì 31 marzo 2014

Io scrittore?


Ultimamente non ho postato con regolarità sul blog, ma questo ormai è il mio standard, temo. Ne approfitto per un aggiornamento su cosa bolle in pentola. Prendo ispirazione dal blog Caponata Meccanica, dove Mauro Longo, in questo post, si pone 10 domande per fare il punto annuale della propria situazione scrittoria. Non un meme, ma quasi, insomma, nato da un'iniziativa simile di un altro blog, Argonauta Xeno.
Ne riprendo pari pari la struttura e sotto con le dieci domande.


Che cosa stai facendo per la tua scrittura?

Beh, innanzitutto cerco di leggere, dico cerco perché a volte Morfeo scassa e gli devo dar retta. Leggo sia classici Sf e horror che autoprodotti, sia cartacei che Ebook. Poi sto scrivendo, anche se ultimamente sto soprattutto riscrivendo. Nel senso che sto editando un po' di roba: racconti, novel e un saggio. Sono sia cose mie che altrui. E devo dire che la riscrittura mi è molto utile, specialmente in tandem con il lavoro che ho fatto con altri autori che mi hanno editato nelle settimane scorse. Confrontarsi con altri che hanno la tua stessa passione scrittoria, che hanno a che fare con gli stessi problemi, mi fa capire che non siamo soli e mi fa vedere strade inedite per superare qualsiasi difficoltà. 
E poi il risultato si vede: gli ebook vendono, vengono recensiti e per ora piacciono.
Inoltre, editando cose mie di qualche anno fa, ho notato che, se resisto ai barocchismi di una scrittura di un esordiente totale, ho fatto molti progressi, e questo mi gratifica alquanto. 
Oltre a questo ho da poco finito di leggere On writing, il saggio-biografia di Stephen King, uno che la sa lunga sull'argomento.

Che cosa stai facendo per essere scrittore?

Praticamente scrivo, edito e pubblico ebook su Amazon, poi qualcuno li compra e li legge. Amazon dopo 60 giorni mi paga le royalties. Dunque sono tecnicamente uno scrittore.
Ma non ci campo, purtroppo. Diciamo che è un lavoro sottopagato, ma che mi piace molto oppure un hobby per il quale non pago una retta tutti i mesi, anzi.

Chi sa che scrivi? Qualcuno ha mai letto le tue opere?

A parte qualche amico, la fidanzata e i parenti, sto iniziando ad avere una cerchia di lettori che mi conoscono solo tramite quello che scrivo negli  ebook e sui social network, il mio principale canale di diffusione delle mie opere. L'altro giorno alcuni amici di mio cognato si sono complimentati con lui per i miei "successi" e lui me lo è venuto a riferire. Ganzo.

Dove, quando e quanto scrivi?

Nello studio, sul notebook appoggiato a un tavolino troppo piccolo per tenerci gli appunti. Il quando è aleatorio, ma cerco di privilegiare la mattina. Sul quanto come sopra, se sono in prima stesura e tutto procede senza intoppi, arrivo anche a 700/800 parole orarie. Nei fatti siamo sulle 1000 al giorno, non tutti i giorni. 

Quante storie hai concluso lo scorso 2013?

Se parliamo di storie nuove ho scritto: 
- Un romanzo breve o racconto lungo di genere urban fantasy di prossima pubblicazione su Amazon (appena avrò risolto alcune cose che ancora non mi piacciono), 
- Kukloya,  cioè il terzo racconto di 2 Minuti a Mezzanotte dedicato a Stakanov,
- Il capitolo 8 del secondo libro collettivo di Due Minuti a Mezzanotte: Nativity
- Indifferenza, una blog novel a puntate, scartata in un concorso, 
- Tre diversi racconti sono stati pubblicati in antologie, scaricabili gratuitamente, frutto di concorsi letterari (Hydropunk, Un Poe di copioni, Morto e Mangiato), 
- Un racconto di ambientazione distopica per un concorso i cui esiti non conosco ancora. 
Se parliamo di storie riscritte, editate e pubblicate su Amazon:
- Eran 300..., novel horror-ucronica basata sull'ambientazione di Risorgimento di Tenebra
- Xanadu, racconto cospirazionistico ambientato nel mondo di Due Minuti a Mezzanotte, con Alexsej Stakanov nel ruolo di spalla.
- Estetica e costuzione della soggettività, un microsaggio tra filiosofia ed educazione degli adolescenti.

Quante hai in mente di scriverne quest’anno?

Devo riscrivere alcune parti del romanzo breve urban fantasy di cui al punto precedente. Ho preparato una copertina di un ebook che ancora non esiste in nessun posto, tranne nella mia testa e in due paginette della mia moleskine cinese. Sto meditando il seguito di un'opera già presente su Amazon, ma non vi dico quale. Mi sto arrovellando anche su due distinte storie di genere horror apocalittico, appuntate sulla medesima agendina.

Hai iniziato a scriverne qualcuna? O stai ancora tergiversando? 

martedì 18 marzo 2014

This is my boomstick award 2014


E rieccoci a parlare dell'ambito premio che, ormai da tre anni, squassa la blogosfera e con il quale non si vince niente, se non chili di figaggine. Il suo ideatore si chiama Germano, per i nemici "Hell", curatore del blog Book and Negative, dove trovate il post con il regolamento di quest'anno.
Il bastone di tuono del titolo è quello di Ash, protagonista del film "L'armata delle Tenebre" di Sam Raimi, il prototipo del vincente, che da sfigato nel primo film della trilogia de "La Casa", diventa condottiero contro orde di scheletri.
"Il Boomstick è un premio per soli vincenti, per di più orgogliosi di esserlo. Tutto qua."  Così ci dice il buon Germano sulle sue pagine, prima di aggiungere le 4 insindacabili regole:

1 - i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore
2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione
3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto
4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite.

Chi non rispetta le regole invece del premio si becca questo:
Occhio, questo titolo porta sfiga e disonore!
 

Quest'anno sono stato premiato ben due volte, da Cristiano del blog di Beppe e da Gianluca del blog Nella mente di Redrum, che ringrazio ancora.
Ecco allora i miei 7 premiati in ordine sparso:

CAPONATA MECCANICA  di Mauro Longo: 
  • Perché cambia spesso patria con tutta la famiglia al seguito ma il suo blog resta sempre una miniera d'oro per i Giochi di Ruolo e per la scrittura che ha a che fare con il regno del fantastico. 
  • Perchè ha scritto il Decameron dei Morti, uno dei migliori ebook che ho letto nel 2013.
BOOK AND NEGATIVE di Germano "Hell" Greco:
  • Perchè sì, è ovvio.
  • Perchè si (ci) obbliga, con le sue recensioni, a vedere The Walkind Dead, forse perché ha un fine didattico: mostrare come NON si racconta una storia di Zombie.
PLUTONIA EXPERIMENT di Alessandro Girola:
  • Perché se scrivo è anche colpa sua, oltre che di quello qui sopra.
  • Perchè è il King del digitale su Amazon. (Sì, la parola king ha doppia valenza semantica.)
REDRUM di Gianluca Santini
  • Perché Piovevano Bombe è un ebook che DEVE sbarcare su Amazon.
  • Perchè tiene aperto il Pub di Pub.
PRIMA DI SVANIRE di Marco Siena:
  • Perché è uno scrittore intellettualmente onesto, oltre che bravo.
  • Perché sul suo blog ci sono i compagni di bevute.
 IL BLOG DI BEPPE di Cristiano Pugno
  • Perché, oltre che bravo fotografo, è un editor bello rognoso, che migliora quello che scrivo.
  • Perché, dopo anni, non ho ancora capito chi è Beppe.

ZERO CALCARE di Michele Rech:
  • Perché è il poeta della mia generazione, quella che ha finito le lettere dell'alfabeto.
  • Perché ci si può fare, anche in Italia.



Ok ora sono cavoli dei nominati, a presto!

martedì 4 marzo 2014

QWERTY è disponibile su Amazon

 
































QWERTY di Massimo Mazzoni
Copertina di Massimo Mazzoni   
Editing di Domenico Attianese, Angelo Benuzzi, Cristiano Pugno, Gianluca Santini                                                                                     
57 pagine, 0,99 Euro                                                               
LINK DIRETTO PER L'ACQUISTO

SINOSSI
Adriano è riuscito a ottenere il primo impiego importante: praticante in un giornale locale. Il lavoro è abbastanza noioso, la paga inesistente. Per fortuna c'è Ilenia, una ragazza dai capelli rossi che lo tratta da essere umano e non come tappezzeria.

Tutto sarebbe quasi perfetto, se non fosse per quei maledetti errori di battitura, che gli rovinano la giornata. E chi è quell'uomo vestito di tweed, che sembra tormentarlo, comparendo e scomparendo nei posti più impensati? E come mai la spilla che indossa gli ricorda qualcosa, qualcosa del suo passato?

Qwerty, una novel sospesa tra il thriller e la fantascienza.


PRESENTAZIONE
Quello che vi presento oggi è il mio nuovo ebook, acquistabile su Amazon a meno di un caffè.
Ma non è vero. 
Cioè, è vero che è uscito sullo store, ma non è vero che è proprio nuovo. 
Si tratta di QWERTY, un racconto nato nel 2000 e completato nell'autunno del 2001. Era la prima cosa scritta abbastanza lunga che riuscivo a completare. Se lo comprerete, troverete nella prefazione altri dettagli sulla genesi del racconto.
A distanza di tredici anni QWERTY torna dunque in una veste totalmente rinnovata, svecchiata dai barocchismi e dalle ingenuità e con molte parti totalmente riscritte. Ma non ho fatto tutto da solo, mi sono avvalso di una triade di editor, che hanno sbranato come bravi bit bull il testo, migliorandolo sotto molti punti di vista.
Grazie mille ragazzi.
Dopo tutto il lavoro penso che lo spirito originario sia rimasto intatto, così come l'atmosfera.
Si tratta di una storia a sé stante, ma che lascia alcuni elementi aperti per un possibile seguito. Se scriverlo o meno dipenderà anche dal riscontro che riceverò con QWERTY. Ma forse no, chissà...
Nel racconto troverete una storia che inizia in un genere e finisce in un altro, con un adeguato colpo di scena (spero) che sancisce il passaggio. A livello di ispirazione ricordo che mi ero affidato ad EXistenZ, film del 1999 di David Cronenberg, visto alcuni mesi prima al cinema. Non esitevano canali streaming e non esistevano neanche i social network (non avevo neanche il cellulare) per cui usavo i quotidiani e i trailer alla tv, per orientarmi nella scelta delle pellicole da vedere.
Sono  anni che non lo rivedo, per cui non so se ci sono altri riferimenti al film, oltre a quello che spero coglierete durante la lettura.
Se vi state chiedendo il perché di un titolo così strambo, date un'occhiata nell'angolo in alto a sinistra della vostra tastiera*. La vedete la prima fila di tasti? Vi ho incuriosito vero?
Buona lettura allora, e attenzione agli errori di battitura!

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Se non avete il kindle, niente paura, ecco le applicazioni GRATUITE per leggere comodamente l'ebook:

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* Se non avete la tastiera italiana il trucco non funziona e trovere una z al posto della y finale.
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