martedì 17 luglio 2012

Il destino dei miei personaggi

Questo post mi è stato ispirato da Germano "Hell" Greco il magnifico messere, custode del blog Book and Negative, nel quale ha recentemente parlato dei personaggi che giacciono nel suo limbo scrittorio. Quei tipi cioè che, per un motivo o un altro, non sono riusciti a completare le loro avventure perchè il loro creatore li ha abbandonati a loro stessi, nei freddi anfratti dei dischi rigidi. Alcuni avevano nomi e cognomi e una storia da raccontare, ma non ce l'hanno fatta a sconfiggere il più temibile degli avversari: l'oblio. Penso sia naturale per chi scrive avere un simile posto per i propri personaggi, in fondo è da lì che vengono tutti, nello spazio tra coscienza e inconscio ed è lì che poi tutti tornano, se chi li pensa non vuole o non può, fissarli su carta o su file.

Può accadere che il purgatorio sia temporaneo, oppure che diventi definitivo e non c'è, ovviamente, un perché, come molte delle cose della vita. Spesso questo oblio non significa neanche che quel dato personaggio non fosse abbastanza interessante da meritare di rimanere fissato su un supporto di memoria (fisico o virtuale che sia), è successo così, il treno ormai è passato e non ci si può (forse) più fare niente.
E allora ecco alcuni dei miei personaggi dimenticati, magari per sempre, magari no.

Misha Karinkov: figlio del presidente della Confederazione Boreale, una confederazione di stati che in un futuro non troppo lontano ha sconfitto la controparte Australe in un conflitto con armi all'antimateria. Ma la pace è arrivata, si stanno per firmare i trattati ma Misha, responsabile della sicurezza del summit, nota qualcosa di strano in alcuni australi...Questo è forse il mio primo progetto da scribacchino, dal taglio scincefiction, risalente al 1996, scritto in parte con un'Amiga600 e poi trasferito su Pc dopo passaggio su carta. Ne ho scritto mi pare due capitoli e da qualche parte ho la scaletta per una  trilogia (?!) vergata a lapis nella mia grafia ittita. Ogni tanto mi torna in mente, è sempre lì, all'inizio della lista degli incompiuti.

Adriano: un impiegato ventenne, amante dei red hot chili peppers e della sua collega carina. Non ama i rave parties ma ci finisce dentro lo stesso e ne uscirà cambiato per sempre in modo direi...radicale. Ah non riesce bene a battere a macchina e questo è una cosa fondamentale. Adriano è nato nel 2000 durante il mio servizio civile, è stato scritto tutto a mano sui fogli intestati del Comune per cui svolgevo il servizio. Ne è uscito un racconto di media lunghezza ribattuto nel 2001 a pc, che nessuno, tranne un amico, ha mai letto. Ne ho scritto un seguito, interrotto dopo poche pagine.

Loris: nel 2004 arriva Loris, giocatore di Rugby, ha un amico gay e lavora come vigilante notturno, ha una vita normale fino a quando non scopre che un insospettabile vicino, gran lavoratore-casa-famiglia uccide e si mangia il proprio cane.
Questo ha ancora del potenziale per diventare un horror apocalittico di provincia, mi pare di aver scritto due/tre capitoli e lo schema in power point; chissà ora che di apocalissi ne ho masticate magari...

Dayron Dago: un adolescente alle prese con il classico rito di passaggio. Niente di che, deve solo far scorrere del sangue, ma lo deve fare catturando vivo un Primo delle Desolazioni, altrimenti non diverrà mai un Figlio della Luna.
Questa idea nasce dal classico sogno nel tardo 2006, poi finisce in un mucchio di appunti, assieme ad una cronologia di 800 anni e ad un glossario di termini, sui quali lavoro a fasi alterne per tre/quattro anni. Poi lo inizio nel 2009, ma lo mollo dopo tre pagine di prologo, lo riprendo due estati fa e poi di nuovo stop. Poi sono incappato in un certo Blog sull'orlo del Mondo e su un certo Survival Blog (Novembre 2010, per chi avesse presunti "buchi di memoria").

Alexsej Stakanov: sta facendo pratica musicale in un pub, ma con lui non ci saranno problemi: ha già detto che mi staccherà le dita e le butterà giù con un po' di Smirnoff, se non mi sbrigo con lui. Se volete qui trovate Colpirne uno, il primo spin off del progetto di scrittura condivisa Due minuti a Mezzanotte, nel quale potrete leggere la sua prima avventura supereroistica.

Ce ne sarebbero altri, un sommozzatore della XCOM nell'unica fan fiction della mia produzioncina incompiuta, un mio alterego nel mio unico romanzo finito, che  definivo fantastorico ma che poi ho scoperto recentemente essere ucronico)  ma che è meglio rimanga dove sta, il figlio scoglionato di una coppia di minatori marziani etc etc. 
Ma è meglio non nomimarli per più di tre volte, non si sa mai!!!

martedì 10 luglio 2012

Quasi recensione filmica: This is England (2006)

Questo film era da un po' nelle mie mire da tempo, ma per un motivo o l'altro, come spesso succede, non riuscivo mai a vederlo.
Ieri ci son riuscito.
Forse perché avevo anche una motivazione supplementare, cioè il dovermi documentare per scrivere.
Scrivere cosa? Il mio secondo ebook ambientato nell'universo di Due minuti a mezzanotte, il nuovo (originale) progetto di scrittuta condivisa con tematica supereroistica.
La nuova storia, seguito dell'altro mio ebook, Colpirne uno, parlerà ancora di Alexsej Stakanov, che vivrà un'avventura nei primi anni '80 nella terra d'Albione.
(C) Warp Films, Film4
Ma parliamo del film, rilasciato nel 2006 ma distribuito in Italia solo nell'Agosto del 2011, qualcuno ha detto Iron Sky?
Siamo in un sobborgo inglese, nel Luglio del 1983, in piena epoca Tatcher.
Shaun è un dodicenne al quale hanno ucciso il padre durante la folle guerra (e quale non lo è?) delle Falkland o Malvine, combattuta l'anno precedente tra Inglesi ed Argentini.
Per questo, oltre che per come veste, a scuola è vittima di bullismo.
Poi Shaun incontra un gruppetto di Skin head, che invece di allontanarlo, lo accolgono tra di loro, facendone quasi la loro mascotte. Per entrare nel gruppo però occorre una cerimonia di iniziazione, perciò le ragazze del gruppo lo rasano a zero e Woody, il leader che lo ha preso in simpatia, gli regala una camicia Ben Sherman a quadrettini. Con un paio di scarponi, jeans e delle bretelle Sahun diventa uno skin head in miniatura. Così trova la sicurezza in se stesso, degli amici sinceri ed anche il primo amore, per una ragazza più grande di lui, che si veste come Cindy Lauper.
Ma l'equilibrio è interrotto da Combo, il vecchio capobanda, un trentenne che è appena tornato in città dopo tre anni di galera. In quel periodo l'uomo è stato influenzato dalle idee xenofobe del National Front, partito di estrema destra britannico e cerca di far proseliti nel gruppo di Woody, che si divide. Con Combo rimangono i più influenzabili, tra cui Shaun, che trova in lui un efficace surrogato paterno. 
Shaun solo nel finale capirà con che tipo di persona ha a che fare.
Bella la ricostruzione, le musiche e l'atmosfera che concorrono a creare.
Da segnalare l'ultima inquadratura che richiama, come tutto il film del resto, i Quattrocento colpi di Truffaut.
Film da vedere, anche se non dovete scrivere storie infarcite di Doctor Martens e polo Fred Perry!
Tra l'altro dopo il film, tra il 2010 e il 2011 sono uscite due miniserie: This is England '86 e This is England'88, che hanno per interpreti gli stessi personaggi e parte degli attori originali, tra cui il giovane e bravo protagonista.








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