domenica 30 ottobre 2011

Lucca Comics 2011

Ieri sono andato con la mia dolce metà a visitare la mia mostra di fumetti preferita, nonchè quella più facilmente raggiungibile, cioè Lucca Comics & Games. A parte l'anno scorso che ho rinunciato causa maltempo,  negli ultimi dieci anni non ho mancato mai un'edizione. 
Il mio esordio risale al 1993, quando la mostra era molto più piccola e giovane, come me d'altra parte. Andai con un mio compagno del liceo (eravamo in secondao terza) e altri tre ragazzetti amici suoi. Ci facemmo portare a Pisa dai genitori e partimmo col treno una mattina di Ottobre, in direzione Lucca. Di quella mitica, prima volta, conservo il biglietto numero 666, perfettamente in tema halloween, una mega fregatura con una decina di albi di Dylan Dog comprati a prezzo da furto, prima di entrare in fiera perchè "Comprali ora sennò poi dentro li finiscono!" e la spasmodica ricerca di un panino ghiaccio cotto e fontina, con annesso concerto aerofago che scandalizzò la barista.
Di questa edizione porterò sempre con me lo stupore di un gruppetto di adolescenti che ci fissano con invidia concreta, mentre un mio amico che ha un negozio di fumetti, viene fuori e ci consegna due pass da espositori, che io e Laura, fieri e tronfi, ci mettiamo al collo e che, prima di entrare, ci fotografiamo per celebrare l'evento.

Altro momento top è quando faccio vedere a Laura uno stand con i disegni di Larry Elmore: "Guarda quelli sono i disegni del tipo che faceva le copertine per i giochi di Dungeons&Dragons!".
Poi mi avvicino e chi ti trovo che disegna sopra un cartone della UPS? Il caro Larry in persona.
Momento di confusione, battito che accellera quando realizzo che è lui, quindi chiedo in inglese se posso fare una foto. Lui rimane impassibile, ma il tizio accanto mi dà il permesso sorridendo.

Chiudo con la presentazione de "Il burattinaio" seconda fatica letteraria di Francesco Barbi, un amico con cui ho condiviso belle esperienze e un bel corso di scrittura alcuni anni fa. Abbiamo fatto una bella chiacchierata che ha sfiorato il tema del famigerato "show, don't tell", senza nominarlo, la resa del dialogo e la caratterizzazione dei personaggi. Libro acquistato e spero presto recensito quì.
Non ho trovato Magneto cyberluke, ma molti altri marvel e dc comics sì, tanti anche bambini e diversi pazzi ma originali, come la tipa vestita da Tardis di dr Who, per esempio!

A presto e Buon Halloween!

giovedì 27 ottobre 2011

L'ITALIA DEL RISORGIMENTO DI TENEBRA


Ci risiamo.
Narrano le cronache che Alessandro l'Aerofagita, meditando sul suo trono in ceramica finemente decorato, abbia elaborato una nuova contagiosa idea. Tutto pare sia nato sulle pagine del libro delle facce, in un post del 27 Ottobre 2011, verso le 13.45 è infatti comparso un breve post: "Ugo Foscolo Zombie slayer."
Da lì alcuni sedicenti menbri della Cricca hanno iniziato un veloce, delirante brain stroming che si è presto trasferito nella sua culla naturale: Moon base, la pagina facebook degli amanti della fantascienza e del fantastico che lì si ritrovano per "scazzare in compagnia" e per condividere le loro passioni.
Il delirio lì si è autoalimentato per tutto il pomeriggio e, citando un commento di Gianluca Santini, "Non ho idea di cosa sia, però qui i toni si sono tenuti molto PULP. Abbiamo un Camillo Benso Conte di Cavour Cacciatore di Vampiri (Germano), un Mazzini che lotterà contro la casata vampirica degli Asburgo (Fra), un Leopardi contro gli zombie (io e Cristiano), un Garibaldi molto simile ad Ash di Army of Darkness (Luca)".
In pratica si tratta di una riscrittura del Risorgimento italiano dal punto di vista storico ma anche cultural-letterario-artistico, contaminato da elementi horror classici, ucronia, magari distopica, e steam-diesel-atomicpunk. 
Insomma un gran guazzabuglio, nato per scherzo, o forse no, chi lo sa...
Alcuni (Germano) inizieranno una blog novel da zero, altri forse scriveranno un ebook, qualcuno (come me) ne scrive sul proprio blog.
Io non ho ancora deciso cosa farò, ma di una cosa penso di poter essere sicuro: mi divertirò.

Mi rifaccio vivo

giovedì 20 ottobre 2011

Brevità

Non ricordo chi era solito dire: "Ti ho scritto una lettera lunga perchè non ho avuto il tempo di scrivertene una breve".
La concisione nello scrivere non è un obiettivo di facile raggiungimento, ma quando la padroneggiamo  i risulatati diventano tangibili.
Le difficoltà nello scrivere, come l'avere poco tempo, rispettare limiti di caratteri o magari dovere seguire alcune regole relative a stile o trama, anche se in un primo momento possono scoraggiare, alla lunga migliorano la qualità di quello che si scrive.
Del resti i primi ominidi hanno sviluppato l'intelligenza per affrontare con successo le difficoltà poste dall'ambiente e quindi "quelli che mettono in fila parole" devono fare lo stesso.
Nel mio caso le limitazioni di caratteri e di tempo di solito funzionano da catalizzatore: è come se, sapendo di non aver tempo da perdere, riuscissi ad usare a pieno le mie risorse. Come dimostrano anche le blog novel, l'evoluzione dei vetusti ma popolarissimi romanzi d'appendice, con soli 500 caratteri, come sta sperimentando in questi giorni Alex Girola, si può dire molto e destare attenzione. Un testo breve, se ben scritto, può evocare situazioni, sensazioni ed emozioni in modo egregio, senza ingolfare le già affaticate menti dei lettori globalmente connessi col mondo.
E adesso basta perchè questo è un post breve ;)

mercoledì 19 ottobre 2011

Due squilli su tutti


Il mini concorso uno squillo da lontano, ennesima bella idea di "Mcnab" Alessandro Girola, anche se terminato ieri, continua a rimanere sospeso ad aleggiare nella blogosfera: sulla pagina conclusiva infatti continuano ad essere postati tutti i racconti dei partecipanti. Oggi,via via che li leggevo, notavo che il livello era buono e che un paio di lavori erano secondo me anche più meritevoli del mio, quello che poi ha vinto.
Senza togliere niente agli altri per me Dal buio di Angelo "Sommobuta" Cavallaro e Notte di Settembre di Nick per adesso sono quelli che lasciano di più il segno.
Nel primo racconto l'angoscia della seconda telefonata, che potrebbe preludere alla tragedia oppure no, è vera angoscia, secondo me. Tra l'altro mi ha ricordato questa scena, tratta dal film Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis.
In Notte di Settembre mi è piaciuta l'idea dell'arrampicatore sociale che conserva un briciolo di coscienza e decide di provare a salvare il suo alter ego, più onesto ma meno ricco di lui. In entrambi i casi abbiamo un finale aperto, che se saputo gestire, alza di livello tutto il pezzo: si rimane con la voglia di leggere come andrà  a finire, lasciandoci il compito di lavorare un po' di fantasia. Ma occorre cautela perchè un conto è il finale aperto e un conto è un finale lasciato a metà, che fa solo inca**are.
Dai, aspetto con curiosità altri squilli!!!
Grazie ancora ad Alex, a tutti i partecipanti e a Lady Simmons, l'altra agguerrita finalista.

martedì 18 ottobre 2011

And the winner is...


E così ho vinto il concorso Uno squillo da lontano...alla fine era tutto vero!
Cavolo non pensavo di farcela, per me era già un grosso risultato la finale! E invece eccomi sul primo gradino del podio, grazie ai voti di chi ha letto il mio raccontino Le dimensioni contano (scusate per il doppio senso, era assolutamente voluto).
Eoni fa, nel 1999 o nel 2000, non ricordo, partecipai ad un concorso del Venerdì di Repubblica, a tematica natalizia. Anche lì c'erano limitazioni di righe, 40 o 50 mi pare. Scrissi il racconto e lo mandai per mail (all'epoca tecnologia futuristica) ma tutto cadde nel silenzio.
L'anno successivo ci riprovai con un concorso della Delos (pagai anche qualche euro per l'iscrizione) ma l'unica cosa che mi arrivò per posta era il loro catalogo.
Passano 10 anni e, visto che non c'è due senza tre , ci riprovo questo Settembre con lo stesso livello di fiducia delle altre due volte, cioè quasi a zero. E invece...
Con il bottino di autostima che ho raccolto sono pronto per riprovarci, sapendo che ripetersi è molto più difficile che riuscire una volta. Piedi per terra e mani sulla tastiera, come sempre.
Grazie ancora ad Alex Girola che ha organizzato il concorso, che ci ha già minacciato di organizzarne un'altro a breve, e a tutte le persone che hanno trovato due minuti per leggermi e votarmi.
Il racconto, se non lo aveste ancora letto, lo trovate quì.

Max

lunedì 10 ottobre 2011

Un (imprevisto) squillo da lontano


Stamani, prima di mettermi a scrivere il terzo capitolo della tesi, visto che non avevo voglia, mi sono collegato un attimo su fb.
Soliti post e foto di amici e conoscenti.
Ma poi ne noto uno di Alex McNab Girola: riporta la chiusura del mini-concorso Uno squillo da lontano.
"Ah già" penso "chissà come sono arrivato..."
Inizio a leggere e alex dice che il livello dei quasi 40 raccontini di 500 parole pervenuti è mediamente perlomeno sufficiente. "Vuol dire che anche il mio lo era, meno male"
Proseguo a leggere ed Alex dice che si è giunti ad un ex equo, a lui due racconti sono piaciuti, ma non riesce a decidere quale sia migliore e quindi lascia ai naviganti la sentenza.
Ed ecco il titolo del primo dei due finalisti: Le dimensioni contano.
Penso"ah tipo il titolo del mio" e inizio a leggere.
Un brivido improvviso e mi inizano tremare le dita.
E' il mio!
E' proprio il mio raccontino, scritto senza troppe pretese.
Dopo saltelli e comunicazioni trafelate a familiari e fidanzata, torno un po' sulla terra e scrivo ad alex per sincerarmi che non sia uno scherzo e/o errore.
Comunque penso sia tutto vero (ad adesso non mi ha ancora risposto), in ogni caso andate a votare Su questa pagina il racconto che reputate migliore, non si sa mai.

Grazie Alex per l'opportunità!
E grazie a tutti quelli che mi voteranno!
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