martedì 14 febbraio 2012

Eran 300...

A un mese abbondante dalla fine del mio racconto a puntate per il progetto Risorgimento di Tenebra, vi presento l'ebook che contiene tutti i post rieditati, con prefazione, postfazione e un allegato speciale.
Approfitto di questa presentazione per ringraziare Moon Base e tutti i suoi abitanti: l'idea del progetto si è sviluppata lì e lì continua a vivere ancora adesso. 
Io durante la scrittura di "Eran 300..." mi sono divertito come ai tempi del Survival Blog, magari senza la paura dell'ignoto e l'incoscienza di un anno fa, ma con maggior sicurezza ed esperienza. La cosa più divertente è stata la fase della documentazione, alla ricerca di quelle zone d'ombra nei fatti storici che potevano essere sfruttate per le iniezioni di fantastico e horror. In questo modo, per sempio, accadimenti reali come le uccisioni e le impiccagioni acquistavano una causa soprannaturale.
Anche la componente di condivisione ha funzionato: sia a livello narrativo, con  diverse citazioni e contaminazioni tra le storie raccontate tra i blogger, nel mio caso col messer Forlani e con Gherardo Psicopompo; sia a livello di feedback, sempre puntali e dettagliati.
Ad oggi a livello di contatti, dopo un primo post attestatosi sulle 62 visite, mi sono assestato su una media di 30 a puntata con 42 visualizzazioni dell'ultima. Magari non sono numeri da grande blogger, ma per i miei standard siamo molto al di sopra dei numeri del Survival Blog, che comunque è un progetto molto più vecchio del Risorgimento di Tenebra.
Nella stesura ho usato uno zibaldone di materiali vari pescati dalla rete, da wikipedia e da portali di storia e cultura locale (soprattuto del Napoletano) dal quale ho attinto la trama ed il background storico. Per ogni puntata mi sono imposto un limite di 666 parole, compreso il titolo. Forse per questo lo stile è risultato un pò più sintetico del normale, ma penso che qursto abbia giovato al tutto (e voi spero lo confermerete o meno). Per la disciplina necessaria per una pubblicazione settimanale mi ha sicuramente aiutato la stesura della mia tesi di laurea, alla quale ho spesso preferito il racconto a puntate, per ricaricarmi metalmente.
Ora vi lascio all'ebook,  cliccate lì in fondo e buona lettura!

TITOLO: Eran 300...
DATA PUBBLICAZIONE: Febbraio 2012
GENERE: Risorgimental-Horror

FORMATO: KINDLE (Acquistabile su AMAZON)
PAGINE: 79.


venerdì 10 febbraio 2012

Giornata a tesi

Come già accennato nell'ultimo post, ieri mi sono laureato con lode alla Facoltà di Scienze della Formazione, corso di Educatore Professionale.
E chissene, direbbe più di uno. 
Questa intro è qui solo per dovere di cronaca e per un ascesso purulento di autostima ed ego ipertrofico. Vi vorrei solo raccontare un po' di deliri extra accademici di quella fredda giornata a Firenze.
In tarda mattinata, con la famiglia al completo, partiamo in direzione della stazioncina delle fs che ci porterà a Pisa e di qui a Firenze.
Appena saliti sul piccolo treno diesel di tre carrozze ci accoglie un controllore che assomigliava in modo impressionante a questo tipo qua sotto: indossava la normale divisa blu scuro con rifiniture rosse e verdi e fin qui niente di male.
George Romero: se non sapete chi è, via da questo blog!

Il fatto curioso è stato però che è uscito dalla cabina di guida impugnando un grosso martello di metallo rosso, di quelli che si usano per rompere i vetri in caso di incidenti al treno. Aveva una faccia seria e si batteva con soddisfazione la punta acuminata dell'arma sul palmo della mano, mentre si avvicinava risoluto verso i nostri posti.
Mi sarei aspettato che prendesse a martellate le dita di un viaggiatore sprovvisto di biglietto, maciullandogli una falange per ogni kilometro abusivamente percorso.
Come inizio di giornata non potevo aspettarmi niente di meglio.
A Firenze ci siamo concessi un pranzetto veloce prima della discussione.
"Andiamo al cinese è vicino alla Facoltà e poi ti servono in fretta!" Ho detto.
"Va bene, un piatto di riso alla cantonese e basta sennò ti prende l'abbiocco*" ha aggiunto Laura.
Oltre al riso ho aggiunto involtini primavera e per concludere manzo e cipolle alla piastra.
Il cibo era ottimo ed il ristorante frequentato da uomini d'affari e impiegati in pausa pranzo, tutti rigorosamente cinesi. Anche qui mi aspettatavo un duello tra commensali a colpi di bacchette a wan tan, volteggiando di tavolo in tavolo, appendendosi alle lanterne rosse, oppure un enorme cuoco con baffi a spiovente che rincorre un cliente troppo esigente con una mannaia luccicante. Il cibo era ottimo, il locale pulito, ben arredato e caldo, che non faceva affatto male, visto il freddo polare.

La sonnolenza non si è fatta molto sentire ma la cipolla invece ha fatto il suo dovere, decidendo di mostrarsi durante l'esposizione della domanda del correlatore, costringendomi ad un educato colpo di tosse, devo dire ben riuscito, per paludare l'eccesso di pressione.
Passata la botta di emozione, gli applausi, le lacrime delle persone care, specialmente di quelle che piangono di rado, il brindisi, verso l'ora di cena ci guadagniamo la via del ritorno a casa, sempre ospiti di Trenitalia.
Partenza con dieci minuti di ritardo e poi telefonate di amici e conoscenti vari.
A pochi chilometri da casa, ad una stazione intermedia, sale un tipo che si mette a vociare al cellulare in una lingua oscura. Poi continua a urlare anche quando spenge il telefono. Passa una decina di minuti ed inizia a ripetere ossessivamente una parola, sempre più forte.
Mi volto un attimo e lui mi nota: errore.
Si avvicina.
Mi parla e stranamente riconosco la lingua: è un ragazzo sordo-muto e tenta di comunicare  pronunciando ogni sillaba delle parole staccata dalle altre. Da quando ho fatto il tirocinio in una struttura per diversabili ho imparato quel difficile modo di parlare.
Ha visto la corona di alloro ed edera che ancora indosso sopra alla papalina di lana e mi fa gli auguri porgendomi una mano; io lo ringrazio e gliela stringo.
Poi mi mostra un foglietto con una classica storia tragica, non so quanto veritiera. Allora mio padre gli allunga un euro e lui se ne va soddisfatto, salutandoci e augurandoci ogni bene.
Sul regionale che prendiamo a Pisa per tornare a casa, troviamo un altro controllore che, con accento partenopeo ci delizia tutti con aneddoti e battute che fanno impazzire la comitiva di quattro giapponesi, padre, madre e due figlie sulla trentina.
Per finire il treno si blocca in mezzo ai campi a una cinquantina di metri dalla stazione, dopo pochi minuti ripartiamo ed  il controllore di prima, scendendo sulla banchina, ci dice:
"Eh abbiamo investito una gallina!"
Lo salutiamo divertiti e ci avviamo al parcheggio, con il vento ghiaccio che si infila tra la sciarpa e il cappello.


* Espressione toscana per stato di sonnolenza acuto.

giovedì 9 febbraio 2012

I'LL BE BACK!


Come diceva il vecchio zio Arnie in Terminator, tornerò!
Dopo una bella pausa di tre settimane eccomi di nuovo a battere un po' di tasti per dirvi che da ora in poi cercherò di aggiornare con maggior frequenza il blog. Il motivo del silenzio sta soprattutto nel fatto che ieri mi sono laureato e quindi ultimamante ho avuto un po' da fare.
Ho appana finito di imbustare gli appunti, spillare le fotocopie e sistemare i libri sullo scaffale, insieme alla tesi su Miyazaki rilegata. Nella mia mania feticista ho trovato un po' di posto anche per aluni vecchi fogli A4 che negli ultimi 4 anni mi hanno accompagnato nelle giornate di studio, ricoprendosi giorno dopo giorno di scritte minuscole, disegni astratti alla Mirò, numeri di telefono, graffi, zampate del gatto, strappi, macchie di thè e caffè. Dopo questo trattamento sembrano delle antiche pergamene, di quelle che piacerebbero al buon Alessandro Forlani e quindi meritevoli di essere salvate dall'oblio.
Mentre facevo queste cose mi sentivo un po' come quando si salutano delle persone care che hanno condiviso con noi un tratto delle loro vite e che da lì in poi seguiranno la loro strada, senza rivedersi mai più.
Io mi reputo un razionalista, ma purtoppo non riesco a non dare un'anima alle cose, anche agli oggetti più insignificanti. 
Prima o poi dovrò comprare un magazzino, tipo quello dell'Arca dell'Alleanza di Indiana Jones, per conservarvi tutto il ciarpame che ho acculumulato in questi ultimi anni.
Da oggi si chiude un periodo emotivamente intenso, ricco di soddisfazioni, con massicce dosi di autistima, poche arrabbiature (ma epocali), stanchezza, mal di testa, ma che mi ha mostrato che l'impegno ed il merito talvolta vengono degnamente premiati.
So che là fuori le cose non funzionano quasi mai così, ma intanto...
La laurea probilmente non mi farà trovare un lavoro, visto che per fortuna già ce l'ho, ma magari consoliderà la mia posizione, dandomi un briciolo in più di speranza per il futuro.
Da oggi saluto tutte le mie carabattole accademiche e mi lancio sui progetti futuri: in primo luogo festeggiare con amici e parenti, andare finalmente al carnevale, fare qualche gita fuori porta in più con Laura e pensare ad altre cose serie con lei...
Per i suggerimenti della copertina ringrazio
i seguenti membri di Moon Base: Marina Belli, 
Germano Greco, Gian de Steja, Gianluca Santini, 
Sam Bruno, Cristiano Pugno, Andrea Scatena.
Ovviamente scriverò ancora, ci mancherebbe! Intanto farò uscire a breve questo ebook che vedete qui accanto: raccoglie tutti i post della blog novel a puntate che ho pubblicato qui su COSE MORTE, aderendo al progetto "Risorgimento di Tenebra" lanciato sulle pagine del gruppo Facebook "Moon Base", il posto dove gli appassionati di fantascienza si ritrovano per scazzare in allegria, facendo e dicendo anche cose un po' più serie, ma sempre senza prendersi troppo sul serio.
Manca ancora una revisione approfondita per refusi e orrori vari, che ho rimandato fino ad ora, ma adesso ho un po' più di tempo libero!
A fine Marzo inoltre scadono un paio di concorsi ai quali vorrei partecipare: Racconti scelti della pandemia gialla organizzato dal mitico Alessandro Girola (ecco qui il bando del concorso) e "Sussurri dal cuore... e dalle tenebre" della Butterfly edizioni, segnalato da Marco Siena sul suo blog: Prima di svanire.
Tutta questa roba penso mi terrà occupato per un mesetto intero, quindi per il resto che mi girottola in testa ci risentiremo su queste pagine virtuali!

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