Appena finito di leggere Offshore, di Germano Greco, il nuovo spin off legato all'ambientazione pandemica e post-apocalittica del Survival Blog. Quest'ultimo è un progetto di scrittuta condivisa che ha contagiato diversi blogger ormai più di un anno fa, spingendoli a fingersi sopravvisuti che si scambiano on line le loro terribili esperienze del 2015, anno in cui del mondo come lo conosciamo rimane poca cosa.
L'ebook si lascia leggere rapidamente, anche se per me sono stati necessari altri minuti per approfondire alcuni elementi che non avevo notato in prima battuta.
Sin dalle prime pagine si nota lo stile da blog, reso in modo realistico, con poche frasi talvolta isolate, per rendere l'urgenza dello scrivere nei ritagli di tempo di Geremia, il protagonista. Questo aspetto, senza anticipare troppo, sarà fondamentale anche per uno snodo della trama, con un post cancellato dal personaggio che potremo leggere solo nel finale.
Un elemento che mi è piaciuto è l'umorismo cupo che ogni tanto irrompe tra le descrizioni crude dell'isolamento del protagonista e dell'india post-atomica e post-pandemica.
L'ambientazione indiana mi ha colpito, così come gli elementi culturali e religiosi che traspaiono dai deliri onirici di Geremia. Mi ha deliziato inoltre il riferimento alla rocca di Sigiriya, a Srilanka, paese che ho visitato tre volte, con i miei genitori, tra il 1988 e il 1994. In effetti da ragazzino avevo fantasticato più volte sul potermi barricare lì per respingere orde di giubbe rosse inglesi e il riferimento mi ha ricordato quelle belle avventure preadolescenziali.
L'autore è bravo a mostrarci il lento ma inesorabile declino del protagonista verso la follia, della quale possiamo intuire le cause.
Per la sorte di Geremia siamo lasciati in sospeso, con alcuni elementi per coglierla, anche se personalmente non mi sono dato una risposta definitiva.
Passiamo alle citazioni: ce ne sono di filmiche come Nirvana di Salvatores e Shining di Kubrick, mentre altre, come Biancaneve che "pippa" l'oro, sono forse meno coglibili a chiunque non segua le vicende di Moon Base, cioè il gruppo facebook dove si rintanano gli appassionati di fantascienza e scavolamento digitale da nerd.
Sia io che scrivo che l'autore facciamo parte di questo gruppo, anzi Germano ne è uno degli amministratori più presenti.
Questa difficoltà di cogliere riferimenti potrebbe essere l'unico dei difetti dell'agile ebook di Germano.
Mi spiego.
Molte opere uscite a seguito del progetto Survival Blog, tra le quali metto anche il mio "Cose Morte", forse necessitano di un approfondimento per l'ambientazione pandemica che i veterani danno per scontata ma che può sfuggire ad un neofita. Molto utile in questo senso l'appendice, con una sintesi e una
cronologia della pandemia gialla elaborata a suo tempo da Alessandro
Girola, l'inventore del progetto di scrittura condivisa. Questo sistema, tra l'altro, è stato usato da quasi tutti coloro che si sono cimentati con blog novel e spin off del Survival Blog, tranne il sottoscritto, purtroppo :(
Insomma ho il dubbio che a volte chi scrive di Pandemia Gialla sfiori (anche inconsciamente) l'autoreferenzialità, privando alcuni lettori di molte delle sfumature e riferimenti presenti.
In conclusione una delucidazione sull'impaginazione, che l'autore ha curato personalmente: sul mio reader, un Pocketbook, tra un capitolo e l'altro ho una o due pagine bianche, abbastanza fastidiose, che vedo anche con Calibre. Sono io che ho impostato male qualcosa?
In definitiva un libro da consigliare, assolutamente. Ben scritto, raccontato e mostrato dove serve, con immagini evocative e filmiche come è nelle corde dell'autore, come nel precedente pandemico Girlfriend from Hell o in Cavour cacciatore di vampiri del proggetto Risorgimento di Tenebra.
A questo collegamento, sullo store di Amazon, trovate Offshore, in formato Kindle, oppure date un occhio su Book and Negative, il blog dell'autore.
Grazie del parere approfondito, Massimo.
RispondiEliminaMi fa molto piacere anche questa tua volontà di cogliere le cose che dissemino nel testo. Ecco, non è un giochetto, il mio, è una caratteristica spontanea che, spero, non infastidisca altri.
Riguardo ciò che fai notare, circa l'autoreferenzialità, ahimé è vero purtroppo, magari in me ancora più accentuata perché, evitando gli spiegoni nel testo, salto a più pari qualsiasi chiarimento (come circa l'infezione della gialla) che io ritengo superfluo.
Però, essendo un mini raccontino ci può stare, dai.
Per quanto riguarda l'impaginazione, purtroppo quello che hai rinvenuto è un difetto dell'eBook. Anche qui, primo tentativo, magari in questi giorni mi ci metto per sistemarlo.
Grazie ancora. ;)
Grazie a te che hai battuto sui tasti!
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