Oggi vi parlo del nuovo ebook di Germano Greco, Lollipop, un racconto di 53 pagine, nato come costola o, per dirla alla yankee, spin off del progetto di scrittura condivisa Due minuti a mezzanotte, ideato dal vulcanico Alessandro Girola.
Vi avevo già parlato qui del primo spin off del progetto, proprio del Girola e da allora molti altri ne sono stati scritti e altri ancora ne arriveranno. Nel frattempo il blog del progetto, strutturato come una round robin, procede spedito, con capitoli avvincenti, decine di personaggi e molte trame e sottotrame, rimescolando più volte le vicende nelle, finora, 8 puntate pubblicate.
Ma passiamo a Lollipop, letto pochi giorni fa sul mio pocket book, in poco più di un'ora. In quei giorni divampava la guerra degli attapirati, che verteva sull'annosa questione del raccontare e/o mostrare, con annese baionette e artropodi di mare.
Ma passiamo a Lollipop, letto pochi giorni fa sul mio pocket book, in poco più di un'ora. In quei giorni divampava la guerra degli attapirati, che verteva sull'annosa questione del raccontare e/o mostrare, con annese baionette e artropodi di mare.
Pertanto la prima cosa che ho notato nel racconto è stato l'uso dei dialoghi, in particolare le battute mute dell'avvenente protagonista, che, nonostante siano tre miseri puntini tra i caporali, sono state ben sfruttate dall'autore per mostrare gli stati d'animo di Marilyn. Altra cosa interessante sono i particolari delle descrizioni, che nonostante tecnicamente siano parti raccontate, sono fondamentali per far percepire l'atmosfera appiccicosa, da vodoo haitiano, del racconto. Penso che in fondo lo stile sia questo: conoscere le regole per applicarle secondo le necessità della storia, sfumandole se serve a rendere maggiormente leggibile il tutto, senza far smarrire il lettore. Questo l'autore lo fa, tenedoci nella giusta posizione tra lo spiegare tutto e l'ermetismo più assoluto, tenedoci sul filo quanto basta.
Nel racconto si parla di supereroi, certo, ma questi sono sullo sfondo, anche se poi irrompono in scena con i loro poteri, spesso potenti ma oscuri e poco gestibili anche dai loro possessori. Ma quando questo accade viene comunque mantenuto il realismo, visibile per esempio nei contraccolpi che il bel corpo di Marilyn subisce duarnte il prosieguo del racconto..
Germano pretende massima attenzione quando lo si legge ed anche questa volta, come durante la lettura del suo precedente ebook, Offshore, ho dovuto zigzagare tra i capitoli per inquadrare alcuni elementi che in prima lettura non avevo colto. Questo non è un difetto anzi, fa sì che la storia continui a vivere nella mia testa mentre formulo interpretazioni di una certa situazione, apparentemente e volutamente poco chiara.
Nel finale non mancano i colpi di scena, oltre che diversi appigli per un ipotetico seguito, il tutto condido dallo stesso crudo e sacrosanto realismo già letto sempre in Offshore, che ho quasi recensito qui.
In effetti uno dei più grandi punti di contatto tra quest'ultimo racconto pandemico e Lollipop è proprio la solitudine dei protagonisti, che, nonostante siano diversissimi e siano inseriti in due situazioni completamente differenti, vivono la loro difficile esistenza senza condividere molto con la loro controparte (il fidanzato stronzo da una parte e l'indiana dall'altra).
Ultima nota di merito per l'apparizione di uno dei super più spaventosi forse di tutto il mondo di Due minuti a mezzanotte: sembra innocuo ma basta quardarlo in faccia per cambiare idea e darsela a gambe, lasciandosi dietro solo una bustina aperta di un leccalecca.Consigliato, anche per chi non ama i supereroi e non ha idea di chi siano i vendicatori.
Trovate Lollipop a questo indirizzo nei formati epub e mobi, enjoy it e attenti alle vostre spalle!
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