D'Annunzio: diario segreto dell'Uomo d'Ombra di Massimo Mazzoni
COPERTINA: Massimo Mazzoni
EDITING: Alexsej S.
55 pagine, 9400 parole circa, 0,99 Euro
SINOSSI
1899, Marina di Pisa, Gabriele D'Annunzio sta vivendo la sua estate di passione con l'amata Eleonora Duse, tra feste a villa Romboli, pranzi di gala, vernissage, incontri letterari e bagni di sole. Questa atmosfera da villeggianti è però solo una copertura per la vera indole del Vate, che di notte veste i panni dell'Uomo d'Ombra, lo spietato vigilante delle forze occulte. Con al fianco la fidata e letale Eleonora, esperta di tecnologie e armamenti all'avanguardia, la coppia si appresta ad affrontare una minaccia che viene dal mare, partendo da un remotissimo passato e che forse neanche è originaria di questo mondo. Il diario segreto dell'Uomo d'Ombra, una snella avventura con elementi horror che si rifà agli eroi pulp dei magazine anni '30 come "The Shadow", "Doc Savage" e "The Phantom".
PRESENTAZIONE - Questa
storia è nata in estate da uno scambio di battute su un noto social
network tra me e mio cognato, che il pomeriggio stesso sarei andato a
trovare con la mia famiglia a Marina di Pisa. Durante la chat allega
un'immagine e mi propone un quiz chiedendo chi avesse soggiornato
nella villa liberty della foto, ora ridotta a rudere fatiscente, uno
dei pochi edifici risparmiati dalla costruzione del nuovo porto di
Pisa. L'avevo vista diverse volte nelle ultime due estati, ben
visibile da una delle rotonde che collega viale D'annunzio con le
prime case di Marina.
Non
ci avevo mai pensato prima ma la risposta era scontata: Gabriele
D'annunzio. Mio cognato mi disse che avevo indovinato, dandomi del
bravo “nerd”. Gli scrissi che se fossi stato un nerd avrei
dovuto rispondere che si trattava del rifugio segreto di Batman.
Scherzando aggiunsi anche che ci avrei potuto scrivere un racconto e
lui rincarò la dose dicendo di scrivere una storia su un D'Annunzio
“uomo ombra” che gira per una Marina di Pisa in stile Liberty di
inizio '900.
La
sera stessa, di fronte a un piatto di linguine alle scoglio,
riparlammo della cosa, ricordandoci del film con l'ennesimo fratello
Baldwin, (The Shadow) e la cosa iniziò a farsi interessante. Dopo
cena facemmo una passeggiata per stancare e magari addormentare i
rispettivi figli piccoli e finimmo in una libreria dove mi procurai
per un euro una copia de “Il diario segreto di Phileas Fogg” di
Farmer. Si tratta di una riscrittura de “Il viaggio del mondo in
ottanta giorni” di Verne, con un taglio cospirazionista e ancor più
fantascientifico dell'originale.
Ecco
fatto, la scintilla era scoccata: avrei rivisto D'Annunzio in chiave
super eroe pulp anni '30, calato in un'avventura in stile Liberty con
tonalità di horror lovecraftiano, nella Marina di Pisa di inizio
Novecento. Quindi, in omaggio a Farmer ho presentato la storia come
parte de “Il libro segreto”, ultima opera scritta da D'Annunzio,
immaginandola come una sezione di tale opera mai divulgata prima,
tenuta nascosta e ritenuta perduta per sempre, forse sottratta per
qualche motivo oscuro.
Mescolando,
come spesso faccio, la reale biografia del Vate e la storia locale
marinese con elementi di fantasia, ho ottenuto questa storia dal
gusto horror e retropulp che vi apprestate a leggere. Spero vi
piaccia. In conclusione ringrazio Giacomo per l'idea iniziale, senza
di te questa storia non esisterebbe. Buona lettura e ricordate:
Memento audere semper!
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