Zombie di classe di Massimo Mazzoni
COPERTINA: Massimo Mazzoni
EDITING: Bruno Bacelli, Cristiano Pugno e Alexsej S.
65 pagine, 10700 parole circa, 0,99 Euro
SINOSSI: Riccardo
ha appena avuto un incidente, niente di grave, sembra. Grazie alle
amorevoli cure della Genesi, multinazionale del farmaco in rapida
ascesa e suo datore di lavoro, presto tornerà al proprio ufficio.
Basta che segua la terapia scrupolosamente. Ma perché Riccardo non
riconosce più nessuno dei suoi colleghi? E perché la notte fa
quello strano sogno che sembra un ricordo? Un brutto ricordo, tra
l'altro, e che sembra avere a che fare col proprio incidente. Alla
Genesi sembra tutto normale, ma cosa direbbe se avesse accesso ai
dati sulle sperimentazioni del reparto sviluppo e ricerca? Proprio
quello dove lavorava Lorenzo, il suo defunto zio del quale però non
ricorda niente. E
le pillole? Le deve prendere come gli raccomandano tutti o deve
buttarle? Zombie
di classe, una novelette che mescola thriller, horror e satira
socio-politica.
PRESENTAZIONE : Questa
storia nasce da un'intuizione, forse banale, che ho avuto circa un
anno fa: e se venisse scoperto il famoso elisir di lunga vita? Anzi,
di vita eterna? Ovviamente la scoperta farebbe felice le
multinazionali farmaceutiche che la saprebbero certo sfruttare a suo
unico beneficio e a danno della gente comune. A questo punto è
bastato spostare un pochino più avanti la questione e ammantarla
quanto basta con un velo di denuncia sociale. Questa cosa,
volontariamente o no, la faceva anche George Romero. E chi sono io
per non seguire la direttiva dello zio George? La storia inizia come un thriller e più
il protagonista scopre sul suo passato e più la vicenda vira
sull'horror. “Zombie di classe” si legge in una notte ed era
stato pensato per quella del 31 Ottobre, Halloween, ma per i temi
trattati è una storia per tutte le stagioni. Tra
i personaggi, tutti di fantasia, uno è ispirato a una persona realmente esistita e che
purtroppo non c'è più, morta facendo il proprio lavoro, sfruttata e
poi licenziata postuma con una email automatica. Sfortunatamente non
è la prima e sperare che sia l'ultima è utopia. Ma diceva Lenin che le rivoluzioni iniziano sognando e quindi, di nuovo, chi sono io per smentire lo zio Vladimir? La
copertina è nata subito dopo la prima intuizione e forse non farà
felice l'attuale governo, ma io sono arrivato prima di loro e
quindi... Morti di tutto il mondo, unitevi!
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