sabato 18 dicembre 2010

Homeworks


12 Dicembre 2015 - sera

In questi giorni ho sistemato il casino di Lunedì scorso: ho sostituito il lucchetto alla catena del  portone antipanico, portato fuori il cadavere e staccato da terra con il bruschino il suo cervello.
Ho lavorato con la sciarpa tirata sopra il naso, ma ho rischiato di vomitare un paio di volte, un po’ per lo schifo un po’ per la paura di infettarmi. Fatto il lavoro mi sono tolto i guanti da cucina e li ho buttati in uno dei container sul cortile interno riciclato come pattumiera. Era stata una buona idea, visto che all’epoca, circa una anno fa, eravamo più di trenta persone e producevamo abbastanza robaccia di scarto. Mentre riattraversavo lo spiazzo di una ventina di metri per  venti, ho improvvisamente avvertito la sensazione di non essere solo.
Mi sono girato su me stesso e con un veloce colpo d’occhio non ho notato nessuno alle reti verdi, alte circa tre metri, che formano un quadrato con la parete del magazzino, dove si trova la porta dalla quale ero uscito.
Mi sono affrettato a rientrare, ho chiuso il lucchetto della porta.
Ho rifiatato un attimo, mentre piccole nuvole di condensa si disperdevano nell’aria che puzzava di chiuso.
Mi sono messo a scrutare fuori da dietro il piccolo vetro polveroso della porta.
Il cancello della recinzione che dava sulla strada per fortuna era ben chiuso dalla catena ormai arrugginita.
Mi sono ritornati in mente alcuni resoconti del blog che parlavano di gialli intelligenti e per un attimo il sangue ha cominciato a pompare caldo dietro la nuca e nel collo: si perché sono certo che gli occhi che mi osservavano non erano umani. Erano occhi itterici, che studiavano le mie mosse dopo la tentata invasione ad inizio settimana. Sicuramente stavano studiando un altro piano per prendermi.
In qualche modo hanno capito che sono solo, affamato e con poca esperienza di combattimento.
Ti invidio Alex, da questo punto di vista mi batti su tutta la linea.
Batteria a terra, desso devo ricaricare il piccolo netbook, che si è rivelato essere un modello ecologista a manovella.
E' anche dotato di antenna wireless, che miracolosamente trova due tacche di campo da chissà quale ripetitore ancora funzionante.
Mi duole già il braccio.
A presto

MAX

2 commenti:

  1. ciao max! sono giuseppe e ti scrivo da un villaggio fortificato in sicilia! sei hai bisogno di consigli su come sopravvivere puoi chiedere pure! ti rispondero per quando sara possibili! resisti! noi siamo con te!

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  2. Grazie Giuseppe! Accetto molto volentieri il tuo aiuto, mi faccio vivo presto(spero)

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